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Stabile il mercato italiano dell’EPS

Pubblichiamo i dati dell’annuale indagine sull’andamento del mercato italiano dell’EPS airpop riferito all’anno 2015. 

Basata sui dati dichiarati dai soci Aipe produttori di materia prima e dall’analisi condotta da Plastic Consult, la ricerca fornisce una foto concreta e aggiornata del comparto italiano suddiviso nelle 3 tecnologie produttive (blocco, preformati e perle sfuse) per i due principali settori applicativi (edilizia e imballaggio) e per gli altri utilizzi finali.
Attraverso le aziende direttamente associate e le realtà a loro collegate Aipe – Associazione Italiana Polistirene Espanso – rappresenta ad oggi circa l’80% del mercato dell’EPS airpop in termini di consumi.
Il consumo complessivo di EPS airpop nel 2015, nei suoi diversi impieghi, si è attestato a 116.000 tonnellate.
Un dato importante perché, dopo diversi anni di decrescita (dal 2010), il 2015 ha registrato un volume analogo a quello del 2014. L’edilizia resta il principale settore applicativo, coprendo il 58,6% del mercato complessivo. Sono state prodotte per questo settore 68.000 tonnellate, con un leggerissimo calo rispetto all’anno precedente. In generale gli investimenti in nuove costruzioni seguono l’andamento negativo iniziato nel 2007, relativo soprattutto al residenziale. Nel 2015 sono state costruite circa 110.000 nuove abitazioni, 1/3 rispetto a quelle edificate nel 2007 e pari a quelle costruite nel 1949. Discorso diverso per il rinnovo, che dal 2013 registra un segno positivo (+1,9% nel 2015). Lo scorso anno il rinnovo edilizio ha coperto il 60,2% del mercato complessivo.
Analizzando le tecnologie produttive dell’EPS airpop, assistiamo ad un lieve calo dei blocchi, lastre e derivati. Mentre crescono i preformati per l’imballaggio che trainano l’incremento di questo settore applicativo passato da 44.000 tonnellate nel 2014 a 45.000 nel 2015 (che corrispondono al 38,8% del mercato complessivo). Tende a diminuire leggermente la forbice tra i 2 principali settori applicativi. Le perle sfuse sono impiegate soprattutto in edilizia a testimonianza di un riscontro positivo del loro utilizzo come isolanti in intercapedine.