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Jim Ratcliffe (Ineos): pericolo delocalizzazione industriale per l’Europa

Jim Ratcliffe, presidente e fondatore di Ineos, ha lanciato un grido d’allarme riguardo alla crescente minaccia di delocalizzazione dell’industria europea. La sua dichiarazione è seguita alla partecipazione al Vertice dell’Industria Europea ad Anversa, dove ha presentato insieme ad altri leader industriali la “Dichiarazione di Anversa per un Industrial Deal europeo”.

Nella sua lettera alla presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen, Ratcliffe ha evidenziato:

  • La crescente sfida del settore chimico europeo nel competere con mercati globali come Stati Uniti, Cina e Medio Oriente.
  • L’effetto dannoso delle carbon tax nell’allontanare gli investimenti dall’Europa, incoraggiando invece le importazioni da paesi con politiche più permissive sull’emissione di anidride carbonica.
  • Il contrasto tra l’approccio degli Stati Uniti, incentrato su incentivi governativi per tecnologie a bassa emissione di carbonio, e quello dell’Europa, basato su tasse punitive.
  • La necessità urgente di investimenti e rinnovamento nel settore chimico europeo per evitare la stagnazione, prendendo esempio dai progressi degli Stati Uniti nella transizione verso tecnologie più pulite.

Ratcliffe ha sottolineato l’esperienza diretta di Ineos, con un investimento di 4 miliardi di euro per un impianto petrolchimico ad Anversa, bloccato nonostante progressi significativi nella riduzione delle emissioni di carbonio.

Per affrontare questa crisi imminente, Ratcliffe ha ribadito la necessità di porre al centro dell’agenda europea l’“Industrial Deal“, complementare al “Green Deal”, per revitalizzare le industrie di base europee.

L’appello di Ratcliffe a sostenere la “Dichiarazione di Anversa” è rivolto a tutte le aziende e le organizzazioni, affinché l’Europa possa affrontare con successo le sfide industriali e ambientali nel prossimo decennio.