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Covestro: cresce il fatturato, non gli utili

Il fatturato del Gruppo Covestro nell’anno fiscale 2022 è cresciuto del 13,0%, raggiungendo i 18,0 miliardi di euro (2021: 15,9 miliardi di euro), la cifra più alta mai registrata nella storia del Gruppo. Questo risultato è dovuto al livello dei prezzi di vendita notevolmente più alto, poiché i volumi di vendita si sono ridotti.

Il prezzo elevato dell’energia e delle materie prime e il rallentamento della domanda nel corso dell’anno hanno avuto un impatto sull’Ebitda del Gruppo. Nel 2022 è sceso del 47,6% rispetto all’anno precedente, attestandosi a 1,6 miliardi di euro (2021: 3,1 miliardi di euro). L’utile netto è sceso a -272 milioni di euro (2021: 1,6 miliardi di euro), in particolare a causa di svalutazioni eccezionali di attività non correnti per un totale di 463 milioni di euro e di perdite di valore su attività fiscali differite derivanti da perdite fiscali riportate per un totale di 255 milioni di euro.

Nonostante il difficile contesto economico, Covestro ha realizzato un flusso di cassa operativo post investimenti (Focf) positivo di 138 milioni di euro grazie a una solida gestione del capitale circolante. Il ritorno del capitale impiegato (Roce) sopra il costo medio ponderato (Wacc) nell’intero anno 2022 è stato di -5 punti percentuali (2021: 12,9 punti percentuali).

A causa dell’utile netto negativo nell’esercizio 2022 e in linea con la politica dei dividendi dell’azienda, il Consiglio di amministrazione ha deciso che non sarà pagato alcun dividendo per l’esercizio 2022.

L’indicatore di gestione non finanziario per la riduzione delle emissioni di gas serra è migliorato del 9,6%, passando a 4,7 milioni di tonnellate di CO2 equivalenti (2021: 5,2 milioni di tonnellate metriche).

Markus Steilemann, CEO di Covestro, ha commentato: “Il 2022 è stato un anno di ‘policrisi’ con sfide senza precedenti per Covestro. Questo si riflette nei nostri risultati per l’anno fiscale. Le azioni intraprese l’anno scorso sono state ancora più risolute: abbiamo ridotto il nostro consumo energetico, tagliato i costi e lavorato all’ulteriore sviluppo dei nostri prodotti. La nostra visione di un’economia circolare e la nostra strategia ‘Futuro sostenibile’ hanno dimostrato di essere una solida base. Stiamo continuamente orientando il nostro portafoglio prodotti verso mercati in crescita sostenibile come l’energia eolica o la mobilità elettrica e per soddisfare la crescente domanda di soluzioni circolari. Una cosa è chiara: il nostro contributo è essenziale per un futuro sostenibile”.