Attualità

Una nuova visione nella selezione dei materiali

La sfida dell’economia circolare dei prossimi anni sarà sempre più quella di identificare il tipo di polimero per procedere ad una corretta fase di riciclo post-consumo e, per questo, 3U Vision sta mettendo a punto impianti molto flessibili, capaci di eseguire in contemporanea una selezione per materiale e colore, direttamente in linea.

Giovane realtà ma forte di quarant’anni d’esperienza: un’apparente contraddizione che ben descrive però la storia di 3U Vision, nata solo due anni fa ma da un management che vanta alle spalle un know-how decennale nel campo della progettazione e realizzazione di impianti per la selezione dei materiali. Con sede ad Imola, l’azienda emiliana si occupa di sistemi di visione avanzati e, nello specifico, di macchine selezionatrici ottiche, interamente progettate e prodotte al proprio interno.

La costante ricerca di soluzioni tecniche innovative ha spinto nel 2019 Antonio Uzzo, attuale proprietario e Managing Director della società, a creare un team d’eccellenza con l’obiettivo di ridefinire gli standard qualitativi nei settori d’applicazione delle proprie tecnologie, che vanno dall’alimentare al minerario, dal comparto plastico a quello ambientale e laddove sia necessario un sistema di selezione dei materiali accurato ed affidabile ai massimi livelli.

Ed è proprio l’ambito della ricerca e sviluppo che caratterizza la filosofia e la strategia della società di Imola, che ha anche stipulato un accordo con la facoltà di Biofotonica dell’Università La Sapienza di Roma, oltre che siglato collaborazioni con il Dipartimento di Chimica dell’Università di Bologna e con alcune tra le aziende di riferimento nel campo dei sistemi di visione. Questo, al fine di offrire una qualità senza compromessi unita ad un listino competitivo rispetto a tutti gli operatori sul mercato, con la consapevolezza di poter assicurare alla propria clientela soluzioni all’avanguardia ed un livello di consulenza adeguato a rispondere alle necessità di ogni realtà manifatturiera.

Soluzioni dinamiche e flessibili

«La nostra offerta – dice il CEO Antonio Uzzo – verte su macchine per la selezione delle scaglie di plastica rigide, per colore o per polimero».

«Inoltre, stiamo sviluppando la possibilità di unire queste due fasi, potendo quindi offrire una soluzione avanzata, più dinamica e flessibile – ha affermato Alex Ambrogi, Export Manager di 3U Vision – Benché l’unificazione dei processi di selezione dei materiali non sia una reale novità di mercato. Noi puntiamo alla realizzazione di una macchina molto efficiente, che riduca sensibilmente i passaggi, oltre ad essere molto competitiva e innovativa. Il vantaggio primario di questa nuova realizzazione sarà innanzitutto la possibilità di ridurre il numero di macchine per il raggiungimento dell’obiettivo, mantenendo inalterato il livello qualitativo del processo, unito alla garanzia di ottimi risultati nel riconoscimento del colore e del corretto tipo di materiale: questo, comunque, non pregiudica la possibilità di eseguire la selezione anche solo per una delle due necessità».

Progetti in corso

Questo progetto, attualmente in fase di prototipazione, potrebbe essere presentato al mercato entro l’anno in corso o, al più tardi, agli inizi del 2022, con anche l’obiettivo di poter partecipare, in partnership con qualche altra azienda, alla prossima edizione dell’esposizione fieristica K di Düsseldorf. La clientela tipo per questo genere di impianti innovativi va dal produttore di serramenti al multi-utility, dal riciclatore di PVC all’operatore impegnato nel campo dell’automobile, laddove diventa importante la selezione contemporanea del colore/polimero per un riutilizzo degli sfridi di lavorazione, piuttosto che dei recuperi di materiale al termine della vita operativa.

«Le applicazioni tipiche di questo nostro nuovo macchinario vanno dalla selezione di un polimero identificato chiaramente, a quella di un materiale più generico, proveniente dalla raccolta differenziata. Va detto che, l’operazione è più semplice perché si conoscono i mix di polimeri che devono essere processati, mentre in altri ambiti sorge maggiormente il problema di avere tanti tipi di plastica o, magari, lo stesso polimero ma caricato con rinforzi differenti. Questa sarà proprio la sfida più impegnativa nel prossimo futuro, effettuando la selezione in linea di produzione e non con macchine stand-alone».

Ad oggi, il principale problema nelle operazioni della raccolta differenziata della plastica è rappresentato dai prodotti multistrato che risultano molto difficili da riconoscere, a causa della barriera presente nel mezzo, con la lettura che avviene invece a livello superficiale. Se il fronte ed il retro del prodotto sono gli stessi, dunque, al momento risulta quasi impossibile una separazione accurata, che rimane quindi un vero e proprio scoglio da superare in futuro.

In Italia e all’estero

«Il nostro mercato – dice Antonio Uzzo – al momento, è sviluppato principalmente in Italia, ma l’obiettivo è quello di arrivare ad un 70-75% di export nel giro di pochi anni.  In questo senso abbiamo già chiuso alcuni contratti in Europa e anche Oltreoceano, vendendo soprattutto nel campo alimentare, dove le nostre nuove selezionatrici ottiche permettono di eliminare tutte le impurità, malattie e difetti da semi, cereali, legumi e frutta secca, in modo da migliorarne la qualità».

L’idea futura di 3U Vision consiste nel creare una tecnologia che abbia la capacità di catturare anche il minimo dettaglio, per migliorare l’alimentazione, la salute e l’ambiente in cui viviamo.

a cura di Flavio Della Muzia e Paolo Spinelli