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Shortage nelle materie plastiche: ci risiamo!

Disponibilità limitate e prezzi delle materie plastiche in continuo aumento. La situazione di shortage sul mercato, come già avvenuto del 2015, sta rendendo sempre più critico l’approvvigionamento di materie prime per le aziende del settore. Tutto ciò anche a causa delle ormai sempre più frequenti e non sempre del tutto giustificate dichiarazioni di Forza Maggiore da parte dei grandi gruppi della petrolchimica mondiale.

Federazione Gomma Plastica, l’associazione che riunisce le aziende trasformatrici di materie plastiche suona l’allarme. “Una serie di eventi negativi che hanno coinvolto l’industria petrolchimica – spiega una nota dell’associazione – stanno nuovamente creando tensioni sul mercato. Le ripetute chiamate di Forza Maggiore stanno progressivamente rendendo gli approvvigionamenti sempre più ardui, e conseguentemente i prezzi di tutte le principali materie plastiche continuano ad aumentare”.

Il contesto di shortage può portare in molte aziende alla sospensione della produzione per carenza di materie prime, in un momento di crisi internazionale quando le aziende stanno cercando in ogni modo di concentrarsi sul rilancio della produttività. Ciò può compromettere il rispetto degli impegni assunti e delle tempistiche di consegna per un periodo di tempo ad oggi non prevedibile.

Da qui l’invito di Unionplast ai produttori, affinché mettano in atto, specialmente in Europa, iniziative che mettano termine a questa situazione che crea grave danno a tutto il comparto e ne limita fortemente lo sviluppo futuro.

“A fronte della situazione attuale – conclude la nota – Unionplast rivolge un appello ai produttori affinché finalmente mettano in atto una politica di sviluppo in Europa finalizzata al rinnovamento. Auspica inoltre il massimo sforzo, da parte del comparto della produzione, finalizzato alla tutela della propria filiera a valle. L’industria di trasformazione nazionale, in un periodo ancora delicato per l’economia nazionale ed europea, ha forte necessità di ricevere le quantità attese per poter soddisfare a sua volta i propri mercati e settori di impiego”.