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Direttiva SUP: Legambiente in soccorso delle bioplastiche

Per la Commissione europea le bioplastiche sono materie plastiche a tutti gli effetti e quindi sono anch’esse sottoposte, senza deroghe, alle restrizioni previste dalla Direttiva SUP, in vigore dal 3 luglio, nell’utilizzo in prodotti monouso. La contrarietà a questa equiparazione trova unite l’associazione dei produttori italiani di bioplastiche di Assobioplastiche e il movimento ecologista Legambiente.

I produttori di bioplastiche, per bocca di Marco Versari, presidente di Assobioplastiche, esprimono la loro contrarietà definendo la Direttiva Ue non coerente con l’economia circolare: “L’Italia – ha dichiarato Versari al quotidiano La Repubblica – ha tutti gli elementi per sostenere che il modello di recupero dei rifiuti organici messo a punto negli anni, e basato sulla raccolta differenziata dell’umido e del compost, è ecosostenibile”.

Meno scontato il sostegno alle bioplastiche che proviene da Legambiente il cui presidente Stefano Ciafani ha affermato: “Lo schema di decreto legislativo del Ministero della transizione ecologica per recepire la direttiva Sup va nella giusta direzione e riconosce all’Italia la leadership internazionale su bioeconomia, produzione di plastiche compostabili, raccolta differenziata dell’umido domestico e filiera industriale del compostaggio. Riteniamo invece fortemente sbagliata l’impostazione sulle bioplastiche compostabili delle linee guida emanate nei giorni scorsi dalla Commissione europea, che invece farebbe bene a seguire il modello italiano che ha permesso di ridurre i sacchetti per l’asporto merci di quasi il 60% dopo il bando entrato in vigore circa 10 anni fa”.

Equiparare le bioplastiche alle materie plastiche di origine petrolchimica secondo Legambiente non è quindi accettabile e sostiene quindi una deroga per i prodotti biodegradabili e compostabili, chiedendo un’etichettatura specifica indicandone la compostabilità e le informazioni sul corretto smaltimento. L’associazione ambientalista è invece contraria a una deroga per prodotti in carta e film plastico, proponendo l’utilizzo di film in bioplastica compostabile.

“Lanciamo un appello al governo italiano – conclude Ciafani – affinché emani entro i tempi previsti, ossia entro il 3 luglio 2021, il decreto legislativo di recepimento della direttiva europea senza prevedere proroghe, come invece si sta facendo da tempo con la plastic tax, anche per evitare l’avvio della procedura d’infrazione. Occorre combattere lo strapotere dell’usa e getta in plastica, puntando con decisione ad una loro drastica riduzione, i danni causati dalla loro dispersione nell’ambiente e promuovere una filiera industriale che sta riconvertendo diversi impianti produttivi nei poli chimici in via di dismissione in tutto il Paese. Non c’è alcun motivo per rimandare questa nuova rivoluzione contro il marine litter e per la riconversione ecologica della chimica del nostro paese”.

a cura di Paolo Spinelli