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Fanuc punta sull’Europa

Fanuc Europe, che già detiene una quota considerevole dei mercati europei di robot, controlli CNC e macchine utensili, e che promuove le sue presse a iniezione Roboshot completamente elettriche, è pronta ad incrementare la sua presenza investendo nel know-how e nel potenziamento del personale.

Ambizioso: così si può definire il piano di crescita di Fanuc per i prossimi tre anni. La multinazionale giapponese, infatti, intende soddisfare le crescenti richieste da parte del mercato di soluzioni efficienti dal punto di vista energetico e migliorare ulteriormente la sua rete di assistenza globale. Per ottenere ciò, Shinichi Tanzawa, presidente e CEO di Fanuc Europe, non ha dubbi: è necessario impegnarsi in investimenti a lungo termine.

Il piano della durata di 6 anni prevede l’investimento di 200 milioni di euro entro marzo 2022, impiegati per diverse attività di potenziamento quali la costruzione di nuovi edifici e l’espansione degli uffici delle filiali presenti sul territorio europeo.

“Fanuc ha davanti a sé un ampio margine di crescita”, fa notare Tanzawa. “Il nostro market share in Europa è ancora relativamente moderato. Per esempio, la nostra quota europea nei controlli CNC e nelle macchine utensili si assesta intorno al 20%, mentre in altre regioni del mondo superiamo ampiamente il 60%”.

Un altro mercato dove Fanuc individua opportunità di crescita è quello delle presse a iniezione per lo stampaggio della plastica. Fanuc ha installato in tutto il mondo circa 50.000 presse Roboshot, che sono di tipo completamente elettrico. In Europa, però, la diffusione di presse elettriche si attesta intorno al 30% del totale, a differenza ad esempio del Giappone, dove la quota di mercato arriva anche al 90%, evidenziando così ampie potenzialità di espansione.

“Nel comparto europeo delle presse elettriche, le presse Fanuc Roboshot costituiscono circa il 20% del totale. Ma se prendiamo a riferimento un mercato come quello giapponese, appare evidente come ci sia un grande potenziale di crescita in Europa per noi”.

Tanzawa non ha dubbi: il trend che prevede una sempre maggior adozione di presse elettriche va sfruttato. Come? Offrendo macchine che sono affidabili, precise ed economiche unitamente ad un’assistenza di qualità. “Per questa ragione stiamo assumendo personale qualificato, potenziando lo staff europeo e ingrandendo le nostre sedi”.

Robotica

Fanuc è in grado di supportare l’automazione di fabbrica a 360°, fornendo tutti gli elementi chiave come controlli CNC, servomotori, robot, macchine utensili e soluzioni IoT, e ponendosi come interlocutore unico per tutti questi aspetti. Poiché la richiesta di soluzioni di automazione integrate è in crescita, Fanuc offre le sue macchine, robot e CNC in una soluzione integrata nota come “One Fanuc”.

Tanzawa sottolinea come Fanuc possa vantare uno share globale nel mercato dei robot del 20-30% (il dato risente delle fluttuazioni tipiche del mercato). Nelle Americhe, questo dato arriva al 50% del totale, con un dominio incontrastato nel settore automotive. Storicamente, infatti, Fanuc ha sviluppato e offerto all’intera catena di processo dell’industria automobilistica soluzioni robotizzate specifiche, spesso anche su misura.

I robot industriali trovano largo impiego in Giappone, dove vengono utilizzati per completare i task più diversi, mentre in Europa il tasso di automazione delle fabbriche è più basso. Proprio per questo motivo, c’è margine di crescita. Inoltre, come ben analizzato da Tanzawa, in Europa non è facile reperire personale per far funzionare le fabbriche, nemmeno in Europa dell’Est, dove molti Paesi europei hanno spostato la produzione in questi ultimi anni. “In questo scenario, l’automazione delle fabbriche costituisce l’unica soluzione”.

Trend tecnologici

Le tendenze nell’ambito della robotica industriale e delle presse a iniezione in Europa sono quindi piuttosto diverse rispetto a quanto avviene in Asia o in America, dove Fanuc si è concentrata nello sviluppo di applicazioni per produzioni di massa con macchinari “lean”. “In Europa le esigenze sono più complesse. Solitamente qui vengono richieste macchine multifunzione più versatili e potenti”, precisa Tanzawa.

Fanuc mette a disposizione dei clienti europei macchine e presse su cui vengono eseguite diverse operazioni di personalizzazione, dedicate al mercato dei componenti medicali, allo stampaggio multicomponente e allo stampaggio LSR (silicone liquido). Queste presse vengono sempre più spesso asservite da un robot dedicato al carico/scarico dei pezzi. “I robot sono la forza del gruppo Fanuc, e intendiamo sfruttare questo vantaggio fino in fondo”, afferma Tanzawa.

Non mancano le finestre di opportunità nel nascente mercato della mobilità elettrica, che dovrebbe premiare il business della divisione Robomachines di Fanuc (che comprende centri di lavoro Robodrill, macchine per l’elettroerosione a filo Robocut e presse a iniezione elettriche Roboshot). “Le nuove tecnologie rappresentano sempre una grande opportunità, poiché comportano nuovi investimenti e nuove sfide tecnologiche da vincere. Per esempio, invece di un motore si deve ora produrre una batteria, senza che però questo implichi la modifica del telaio della macchina. Ogni innovazione tecnologica costituisce un’opportunità”.

Alcuni segmenti dell’industria automobilistica si rivelano particolarmente interessanti, come ad esempio i sistemi di informazione a bordo dei veicoli (IVIS) e i display head-up (HUD). Darren Whittall, Technical Support Manager di Fanuc Europe, lo conferma: “Siamo in contatto con diversi clienti impegnati in progetti di sviluppo di display head-up, dove il nostro centro di fresatura ad elevata precisione Robonano consente di realizzare superfici ultra-precise su inserti in stampo, in modo che non sia necessaria un’ulteriore post-finitura prima di montare l’inserto nella pressa”.

Yushi Takayama, vicepresidente Robomachines di Fanuc Europe, evidenzia che le presse a iniezione di Fanuc sono in grado di produrre superfici ottiche di grande qualità e precisione direttamente dallo stampo, senza dover essere prodotte in vetro, pertanto molto leggere.

Per quanto riguarda la strategia di sviluppo per le presse Roboshot, Tanzawa afferma che Fanuc intende alzare l’attuale forza di serraggio massima di 450 ton a 500 ton. “Intendiamo però restare entro questo livello, poiché i motori elettrici necessari per azionare macchine più grandi diventano ingombranti. Inoltre, non prevediamo di impiegare i sistemi idraulici sulle nostre presse per ovviare a questo problema”.

Whittall aggiunge che la taglia della macchina non costituisce un limite per Fanuc, alla luce di una netta tendenza verso stampi a cavitazione inferiore che possono essere eseguiti su macchine più piccole. Il punto di forza di Fanuc è dato da una combinazione di ripetibilità, precisione, stabilità e, soprattutto, servizio di assistenza.

Ricambi e service

È possibile utilizzare una pressa Roboshot per 20 anni, 24/7 per 365 giorni l’anno, senza che questa perda di precisione. Questo afferma Tanzawa, e inoltre il tempo medio tra un guasto e l’altro si assesta intorno ai 10 anni. L’unico prerequisito per ottenere prestazioni tanto elevate è assicurare sempre alla pressa la corretta manutenzione.

Sebbene le macchine Fanuc siano riconosciute per la loro affidabilità nel tempo, possono comunque avere bisogno di pezzi di ricambio. Perciò è fondamentale riuscire a sapere in anticipo quali pezzi di ricambio saranno necessari e in quale momento, in modo da garantirne la perfetta operatività.

Nel magazzino centrale di Fanuc in Lussemburgo e nelle filiali presenti nei diversi Paesi europei sono presenti pezzi di ricambio per un valore di 100 milioni di Euro. Si tratta di un patrimonio di pezzi disponibili subito capace di soddisfare il 99,93% delle richieste. Oltre a ciò, grande importanza viene attribuita alla tempestività: riuscire a rispondere alle richieste di assistenza in meno di 21 ore. Anche la consegna è rapida, garantita da un ampio stock di magazzino che in Lussemburgo contiene più di 4.000 robot e altre macchine.

Oltre alla sede centrale in Lussemburgo, a Echternach, Fanuc è presente in Europa con 22 filiali locali, compreso in Russia e in Turchia. Nel 2018 ha aperto uffici in Israele, Romania e Slovacchia, nel 2019 in Serbia, integrando la presenza commerciale con una rete di supporto tecnico, service e training per la formazione.

“Facciamo tutto per garantire la soddisfazione totale dei clienti”, assicura Tanzawa.

Nel 2019 sono state inaugurate le nuove sedi di Francia, Svezia e Italia, dove a Lainate Fanuc ha messo a punto il suo più grande investimento in Europa, a riconoscimento della straordinaria crescita del mercato italiano. Nel 2020 sarà la volta della Russia, con la nuova sede di Mosca. Ampliamenti in vista anche per la Germania: la sede di Neuhausen (vicino a Stoccarda) potrà contare sul supporto di nuove strutture nel Nord della Germania e nell’area di Amburgo, mentre nuove aperture sono previste anche in Baviera, a Monaco di Baviera e nella Renania settentrionale-Westfalia.

Macchine collegate in rete

Lo standard Euromap 77 sviluppato dall’Associazione Europea Costruttori Macchine per Materie Plastiche e Gomma consente alle presse a iniezione di sfruttare appieno i vantaggi derivanti dall’integrazione con i sistemi MES (Manufacturing Execution Systems). Euromap 77 sarà reso disponibile su tutte le presse Fanuc Roboshot nel corso del 2020.

“Fanuc è coinvolta attivamente nella diffusione di Euromap e nelle attività dell’Associazione”, fa notare Darren Whittall, Technical Support Manager di Fanuc Europe. “Siamo convinti che la standardizzazione sia un fattore importante, sia per i clienti che per i produttori di presse, dal momento che le raccomandazioni tecniche di Euromap vengono spesso adottate in tutto il mondo”.

Nel 2017 è stato presentato per la prima volta in Giappone il sistema Field, già da tempo in uso negli stabilimenti produttivi di Fanuc. Nel 2020 è la volta dell’Europa.

Field (acronimo di Fanuc Intelligent Edge Link and Drive), è una piattaforma IIoT aperta che risponde ai requisiti di Industria 4.0, che consente di collegare in rete le macchine e i dispositivi di diversi produttori e di diverse generazioni presenti in uno stabilimento, con gestione dei dati raccolti alla sorgente (edge). Il vantaggio di questa piattaforma è evidente: analisi dei dati in tempi assai più rapidi rispetto alle soluzioni basate su cloud, e maggior protezione dei dati sensibili che rimangono in fabbrica.

Diversamente da altri costruttori, Fanuc ha scelto di sviluppare un sistema completamente aperto. La motivazione è semplice: dal momento che le aziende non hanno soltanto soluzioni Fanuc nel parco macchine, puntare sui sistemi aperti diventa una necessità.

Field offre una connettività estesa supportando diversi protocolli come OPC UA e MT Connect. Gli sviluppatori possono quindi sviluppare i connettori che meglio rispondono alle proprie esigenze, con la massima libertà.

Fanuc ha sviluppato una serie di applicazioni proprietarie per Field. Tra queste, PMA (Production Monitoring and Analytics) abilita il monitoraggio dell’efficienza operativa dei macchinari, compresi tempo di attività e allarmi, per eseguire un’analisi accurata di diversi fattori, mentre ZDT (Zero Down Time) tiene sotto controllo l’operatività dei robot e dei motori in modo da prevedere e prevenire guasti, arresti e criticità. Fanuc supporta i clienti nella manutenzione predittiva incoraggiando l’adozione di metodologie di analisi che comprendono l’intelligenza artificiale e il deep learning.

“Il sistema Field è appena al suo esordio. Ci sono ancora infinite possibilità di sviluppo per diverse applicazioni sempre più mirate”, ne è certo Shinichi Tanzawa, presidente e CEO di Fanuc Europe. “Noi mettiamo a disposizione dei clienti una piattaforma. Sta a loro decidere se acquistare le applicazioni da noi o svilupparle loro stessi ad hoc”.

 

 

Grazie all’approccio ONE Fanuc e al tool Quick & Simple Start-up of Robotization, l’automazione delle presse Roboshot con un robot antropomorfo o cartesiano per il carico/scarico dei pezzi diventa davvero questione di pochi istanti

Il quartier generale di Fanuc Italia a Lainate (MI)