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Aliplast al centro dei programmi di crescita di Hera nel riciclo

Aliplast, società del Gruppo Hera nel segmento delle plastiche, estenderà l’impegno nel riciclo, puntando alla vendita di circa 110.000 tonnellate di plastiche riciclate al 2024 (+20% rispetto al 2019 e +83% rispetto al 2017). E’ quanto emerge dal Piano industriale al 2024 recentemente presentato dal Gruppo Hera.

Aliplast incrementerà la capacità impiantistica ed entrerà nel recupero delle plastiche rigide, con la realizzazione in Emilia-Romagna di un’innovativa struttura per la produzione di polimeri riciclati di alta qualità, grazie alla partnership siglata a ottobre 2020 con NextChem, società del Gruppo Maire Tecnimont.

Il Piano al 2024 di Hera prevede investimenti in crescita, per circa 3,2 miliardi di euro, in media di 640 milioni all’anno: un volume significativamente superiore (circa +40%) rispetto alla media dell’ultimo quinquennio. In particolare, sono previsti in aumento gli impieghi per lo sviluppo organico, per 2,9 miliardi, 400 milioni in più rispetto alla precedente pianificazione, con un impegno proporzionale alla presenza di Hera sul territorio e alle caratteristiche delle filiere. Alle attività di M&A e alle gare per i servizi regolati verranno destinati circa 280 milioni, con una lieve riduzione rispetto al precedente Piano per lo slittamento di alcune gare gas, in parte compensata dal maggior fabbisogno per investimenti in linee esterne.

Più in generale, il 60% degli investimenti sarà destinato a progetti coerenti con gli obiettivi europei. Il 42% andrà ad attività in linea con il “Green Deal”, per la riduzione delle emissioni, la carbon neutrality, la resilienza dei business e l’economia circolare. Il restante 18% sarà destinato all’evoluzione tecnologica: dallo sviluppo della cybersicurezza al telecontrollo, dai cassonetti “smarty” per la differenziata ai nuovi contatori.

L’incremento degli investimenti è reso possibile, oltre che dai positivi risultati del 2020, dalla solidità patrimoniale e finanziaria di Hera, che lascia margine di manovra per eventuali ulteriori impieghi non previsti. In arco Piano, infatti, è prevista la riduzione del rapporto tra debiti finanziari netti e MOL fino al 2,8x nel 2024.