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W&H, un'Expo di successo

L'open house del costruttore tedesco di linee di estrusione e macchine per stampa ha ricevuto più di 1000 visitatori da 60 paesi. Due prime mondiali e tante novità.

“Di tutte le Expo che abbiamo organizzato, questa è stata quella che ha avuto più successo. Non abbiamo mai avuto cosi tanti visitatori in soli due giorni! Il loro entusiasmo è stato il premio per quello che siamo riusciti a mettere in piedi qui nella sede W&H“, è cosi che l‘amministrazione della W&H ha pronunciato l‘ esito positivo alla fine del secondo giorno dell‘ evento. Quello che la W&H ha realizzato, erano dodici macchine in produzione, tra cui due prime mondiali, contenute all‘ interno del voluminoso programma di macchine per la produzione d‘ imballi flessibili. L‘ evento è stato guidato dal motto Packaging 4.0, con riferimento stretto al concetto di industria 4.0. Per via della fluidità di passaggio unica al mondo dei prodotti nei settori estrusione, stampa e lavorazione, il produttore di macchine Windmöller & Hölscher è predestinato a questo argomento.
Una delle attrazioni principali dell'Expo è stata senza dubbio Aquacage, il primo calibratore ad acqua nel mondo per Aquarex. La flessibilità di questo impianto di estrusione film in bolla con raffreddamento ad acqua, per quanto riguarda la larghezza del film, è fino ad ora sempre stata delimitata da calibratori fissi. Per ogni cambio della larghezza film doveva essere sostituito il calibratore. Con lo sviluppo di Aquacage, la W&H è riuscita a sbarazzarsi di questa delimitazione, incrementare la flessibilità dell'Aquarex e con ciò ampliare ulteriormente la varietà di utilizzi di questo impianto.
La seconda prima mondiale è stata il sistema di spurgo automatico Turboclean per impianti di estrusione film in bolla Varex II, che permette di accorciare drasticamente i tempi di cambio di formato di un impianto a tre strati. Se prima un capo macchina necessitava di una mezz'ora per un cambio di formato manuale, ora, grazie a Turboclean, i tempi di questo processo di cambio si riducono a soli due minuti. I visitatori dell'Expo, che hanno potuto osservare dal vivo il cambio di formato, non potevano credere ai loro occhi. Ciò diventa possibile, attraverso la combinazione di un algoritmo di comando intelligente con la pulizia automatica e pneumatica, del gravimetraggio e dei trasportatori ad aspirazione.
Altre novità nel programma W&H presentate all'Expo per la prima volta a un pubblico specializzato:
• L'impianto di estrusione film in bolla a cinque strati Optimex per la produzione di film cappuccio estensibile, fra l'altro prodotto per la prima volta come film a cinque strati.
• La AD Plastic 2 nuovamente sviluppata, una fondellatrice per sacchi a valvola in film, serrati ad aria calda
• La macchina da stampa flessografica Miraflex S per formati più piccoli
• L‘ impianto di film cast Filmex per la produzione di “Taut”- stretch film particolarmente sottile e molto resistente, per una sicurezza di carico affidabile. La definizione “Taut film” sta per un film teso con poprietà di tensione ridotte, che malgrado lo spessore ridotto di soli 8µ dimostra una coesione molto alta e resistenza alla perforazione. Con questo film possono venire realizzate, con semplici impianti di avvolgimento stretch, soluzioni economicamente molto attraenti per la sicurezza di carico affidabile.
Interessante per i visitatori, e pienamente nell'idea di Packaging 4.0, sono state anche le dimostrazioni della continuità degli impianti di estrusione e delle macchine da stampa: Su una Varex II è stato prodotto un film particolarmente sottile, traspirante e teso, che viene utilizzato come film backsheet per pannolini. Quest‘ ultimo film è stato infine stampato ad alta velocità su una Vistaflex.
L'Expo dovrebbe mostrare, quali nuove possibilità la quarta rivoluzione industriale renderà accessibili, attraverso la reticolazione degli impianti di produzione e la penetrazione tecnica dei dati di finitura per la produzione di imballi, e contemporaneamente stimolare una discussione riguardo questo tema del futuro – questo è il messaggio che l'Expo ha trasmesso secondo il motto Packaging 4.0.