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Shortage di materie plastiche, anche i produttori di cavi protestano

Dopo Unionplast e Anfia, anche ANIE AICE, l’associazione che all’interno di Federazione ANIE rappresenta le aziende produttrici di cavi per energia e comunicazione, suona l’allarme fra i suoi iscritti per lo shortage di materie plastiche.

La carenza sta infatti provocando un sensibile aumento dei costi di approvvigionamento che si andrà a ripercuotere sui prezzi di vendita del prodotto finito, compromettendo la competitività delle aziende italiane.

Un colpo all’industria italiana

Carlo Scarlata, presidente di Aice ha così commentato: “ANIE AICE si unisce alle associazioni nazionali di altri Paesi e alle federazioni italiane ed europee della filiera gomma, plastica e packaging nel lamentare l’insostenibilità di questa situazione. Chiediamo comprensione da parte di tutti gli attori della filiera e della trasformazione delle materie plastiche perché collaborino a mantenere la salute di un comparto già messo a dura prova in questi anni. Ci troviamo ad affrontare una domanda interna ancora debole, che deve essere incoraggiata: l’impossibilità di approvvigionamento di materie prime per la nostra industria significherebbe in questo senso un colpo durissimo, una situazione che va assolutamente scongiurata”.

L’aumento dei prezzi

La situazione di shortage non è nuova, essendosi già verificata cinque anni fa. Analoghe le cause, da ricercare soprattutto nelle tante dichiarazioni di Forza Maggiore da parte dei produttori di materiali polimerici, specialmente in Europa.

Difficoltà di approvvigionamento, diminuzione delle importazioni e aumento dei prezzi sono le prime e già percepibili conseguenze. Sono aumentati i prezzi del PVC, del polipropilene e del polietilene ad alta e bassa densità. In base ai dati diffusi da Unionplast tra ottobre 2020 e gennaio 2021 l’incremento del costo delle materie di base di polietilene (LDPE base e LLDPE butene) e di PVC è stato del 20%.