Attualità

R+W a Mecspe con i giunti che migliorano l’efficienza

L’evoluzione dei componenti rispecchia i nuovi traguardi dell’IoT, con soluzioni intelligenti in grado di generare e condividere dati per ottimizzare l’uso delle risorse. Fra le soluzioni presenti a Mecspe 2021, i giunti di R+W (pad. 30, stand C65) con tecnologia AIC in molteplici versioni e i nuovi giunti lamellari LP5 e LPH.

Le aspettative per l’edizione 2021 di Mecspe (BolognaFiere, 23-25 novembre 2021) sono comprensibilmente elevate: è passato infatti parecchio tempo da quando le aziende italiane che producono soluzioni per il settore meccanico hanno potuto presentarle al pubblico in presenza, attraverso una manifestazione fieristica di questa importanza.

Il tempo non è passato invano per quanto riguarda le aziende più innovative, che hanno preso spunto dalle difficoltà dovute alla necessità di operare per quanto possibile da remoto per sviluppare macchinari in grado di monitorare e autoregolare il proprio funzionamento. Obiettivo che ha richiesto il supporto dei fornitori di componentistica e soluzioni perfettamente integrate nell’Internet of Things, in grado di generare e trasmettere informazioni essenziali allo svolgimento efficiente del processo produttivo.

La fabbrica investe nel futuro

Le applicazioni IoT che integrano algoritmi di Intelligenza Artificiale si basano su dispositivi collegati in rete, dotati di sensori e processori in grado di comunicare tra loro e interagire con l’ambiente mentre raccolgono e condividono dati e informazioni.

Inizialmente utilizzate per l’assemblaggio di singoli prodotti, queste applicazioni trovano ora impiego nel process control, modificando processi produttivi, linee di assemblaggio, diagnostica e manutenzione industriale.

L’industria manifatturiera intelligente

È nel settore manifatturiero che trovano principale applicazione queste tecnologie: qui i componenti intelligenti dispiegano le loro funzionalità di percezione, interazione e interconnessione tra di loro, incrementando gli aspetti adattativi e automatizzati delle funzioni di produzione.

Fra le caratteristiche degli ambienti di produzione abilitati all’IoT è centrale la raccolta in tempo reali dei dati così come la loro condivisione: le tecnologie wireless sono fondamentali nel supportare questa attività.

La manifattura intelligente ricorre a materiali avanzati, modelli decisionali adattativi, analisi dei dati e dispositivi e sensori intelligenti, per facilitare la gestione dell’intero ciclo di vita di un prodotto. L’ecosistema di produzione si realizza adottando nuovi modelli, forme e per trasformare i componenti tradizionali in componenti smart.

L’Intelligenza Artificiale, specialmente sotto gli aspetti del machine learning e della sua applicazione ai processi decisionali, riduce il coinvolgimento umano in aspetti come la logistica, la composizione materiale dei componenti e il controllo e monitoraggio in tempo reale dei processi produttivi.

La sensoristica integrata

Lo studio, la progettazione e la realizzazione di sensori, che in ambito industriale sono i componenti che fisicamente effettuano la trasformazione della grandezza in ingresso in un segnale di altra natura, si è sviluppato portando ai sensori integrati, come i giunti di monitoraggio continuo della coppia, parte integrante di molti programmi di manutenzione predittiva nel settore petrolchimico e nelle industrie di trasformazione.

I sensori integrati si sono poi evoluti nei sistemi di sensoristica che permettono ai componenti di funzionare in modalità smart.

La ricerca di crescenti livelli di efficienza e competitività nell’industria porta all’esigenza di estendere il ciclo di vita di tutti i componenti critici dei macchinari e delle attrezzature impiegate, avvalendosi delle possibilità e fornite nei contesti dall’IoT.

La tecnologia AIC

I fornitori di componenti più evoluti hanno implementato nuove tecnologie di sensoristica di coppie e vibrazioni per adeguarsi alle prerogative dell’industria 4.0, specie per quanto riguarda l’integrazione dei sistemi che consentono il monitoraggio del componente smart sia in condizioni operative, sia per le esigenze di manutenzione predittiva ordinaria e straordinaria.

All’avanguardia in tal senso R+W, azienda produttrice di giunti e alberi di trasmissione, che da sempre mette la sua esperienza a disposizione del progettista. R+W è stata una delle prime realtà industriali ad avvertire la richiesta di componenti intelligenti da parte del mercato e ha saputo rispondere prontamente progettando il primo giunto smart: AIC, acronimo di Artificial intelligence Coupling.

Anche i migliori si evolvono

Da quando è stato realizzato il giunto AIC ad oggi è ormai passato del tempo, durante il quale l’azienda non ha certo dormito sugli allori.

Nata per soddisfare la richiesta da parte dell’industria 4.0 di poter disporre di componenti in grado di auto-monitorarsi e di monitorare il funzionamento della macchina, dalla manutenzione a un controllo delle prestazioni continuo, senza dimenticare la capacità di prevedere guasti e rotture delle varie parti del motore per poter raggiungere il massimo dell’efficienza, la tecnologia AIC è stata applicata a una gamma sempre più ampia di giunti.

La tecnologia AIC sviluppata da R+W permette di registrare alcuni parametri di esercizio (temperatura, vibrazioni, disallineamento della coppia che sta trasmettendo e altro) grazie alla sensoristica integrata nel giunto stesso. Il risultato, che rappresenta il più evoluto esempio di componentistica smart attualmente disponibile, permette di realizzare macchine sempre più efficienti, precise e in grado di controllarsi continuamente per prevedere eventuali guasti che andrebbero a impattare negativamente sulla produttività.

I nuovi giunti lamellari

Ai primi giunti R+W disponibili in versione AIC si sono aggiunti nuovi modelli: la gamma di giunti con sensoristica integrata ora disponibile è ampia e completa. Fra le più apprezzate aggiunte a questa gamma sono sicuramente da annoverare i giunti lamellari. Particolarmente apprezzati negli impieghi gravosi e quindi ampiamente utilizzati in ambiti come l’industria molitoria, macchine da stampa, macchine per la trasformazione della carta, pompe centrifughe e banchi prova, i giunti lamellari LP sono robusti e compatti; privi di manutenzione, compensano i disallineamenti e trasmettono elevati valori di coppia. Le facce del pacco lamellare sono bloccate mediante viti ad alta resistenza; questo previene micro movimenti, migliorando l’affidabilità e la rigidità.

Fra le più recenti introduzioni, i giunti LP5 con fissaggio a morsetto, dotati di calettatore conico, e i giunti LPH, con morsetti scomponibili concentrici.

Nella versione AIC con sensoristica integrata, questi giunti uniscono alle numerose caratteristiche positive dei modelli base la possibilità di raccogliere dati dall’interno della trasmissione, facilitando il monitoraggio della qualità e ottimizzando la manutenzione.