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Le sfide dell’imballaggio flessibile

Colorato, multiforme, sempre più rispettose dell’ambiente, l’imballaggio flessibile è in continua evoluzione dal punto di vista tecnologico. Di questi argomenti si è parlato a Milano in un seminario organizzato dal costruttore di impianti per stampa flessografica ed estrusione Windmöller & Hölscher.

Il settore dell’imballaggio flessibile è certamente uno dei più dinamici. Una semplice visita in un supermercato è sufficiente per farsi un’idea di quante tipologie di imballaggi esistano e si differenzino per forme, colori e funzionalità. In questo contesto l’imballaggio in materiale plastico svolge un ruolo da protagonista, dopo aver scalzato dalle prime posizioni materiali tradizionali come il cartone o il vetro.
Oggi, il packaging non deve più rispondere soltanto all’esigenza di conservazione e presentazione dei prodotti, ma deve affrontare nuove sfide, come quella della sostenibilità: può infatti contribuire alla riduzione degli sprechi e migliorare la fruibilità del prodotto.
A questi temi era dedicato il seminario dal titolo “Flexible Packaging, esigenze e tecnologie innovative”, organizzato dal costruttore Windmöller & Hölscher e dalla rivista Plast, e rivolto in modo specifico alla stampa flessografica, che si è tenuto il 27 marzo scorso presso il Novotel Milano Linate.
Gli interventi, che hanno coinvolto un pubblico di tecnici ed esperti del settore, hanno riguardato i tanti aspetti coinvolti nella realizzazione di un prodotto stampato con la tecnologia flessografica.