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Assobioplastiche: tavolo tecnico per definire i parametri dei manufatti “riutilizzabili”

In risposta alle crescenti preoccupazioni sollevate dalle aziende riguardo alla distorsione delle norme e agli impatti economici causati dai manufatti “riutilizzabili”, Assobioplastiche ha proposto l’istituzione di un tavolo tecnico di confronto. La proposta è stata avanzata dopo che diverse aziende della filiera hanno inviato una lettera al presidente dell’associazione, consegnata durante il convegno Monouso “riutilizzabile” per la tavola, tenutosi ieri a Roma.

Luca Bianconi, presidente di Assobioplastiche, ha sottolineato che “Il fenomeno della diffusione delle stoviglie dichiarate ‘riutilizzabili’ sta distorcendo il virtuoso recepimento italiano della direttiva SUP con grave danno per la filiera”. Questa distorsione ha generato problemi economici e occupazionali, con una diminuzione del mercato del monouso compostabile di oltre il 20%.

Inoltre, l’indagine condotta da NielsenIQ ha rivelato che solo il 15% degli acquirenti tiene in considerazione la riutilizzabilità delle stoviglie nelle proprie scelte di acquisto, dimostrando che la dicitura “riutilizzabile” non influisce significativamente sul comportamento dei consumatori.

Un’altra preoccupazione è stata sollevata riguardo alla sicurezza alimentare, come evidenziato dal sequestro operato dalla Guardia di Finanza a Taranto lo scorso gennaio. Questo episodio ha evidenziato il rischio derivante dall’ingresso sul mercato di manufatti in plastica di provenienza extraeuropea, privi dei necessari certificati di conformità al contatto alimentare previsti dalla legge.

Bianconi ha concluso affermando: “Raccogliamo il grido di allarme proveniente dalle aziende e per questo proponiamo un tavolo tecnico di confronto per definire i parametri dei manufatti cosiddetti ‘riutilizzabili'”. Ha inoltre sottolineato che già esiste una proposta tecnica disponibile su cui riflettere insieme ai decisori politici.