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Accordo Soeco – Biorepack per il riciclo degli imballaggi in bioplastica

Azienda Servizi Soeco e Biorepack, consorzio nazionale del sistema Conai, hanno sottoscritto una convenzione per il riciclo organico degli imballaggi in bioplastica compostabile che devono essere conferiti insieme all’umido.

In base all’accordo, l’Azienda Servizi Soeco garantirà la gestione dei rifiuti di imballaggio in bioplastica compostabile insieme alla frazione umida, dalla raccolta differenziata fino al riciclo organico, il compostaggio, in linea con la nuova normativa nazionale che ha introdotto l’obbligatorietà della raccolta differenziata dell’umido urbano insieme alle bioplastiche compostabili dal 1° gennaio scorso. La convenzione sottoscritta prevede che Soeco promuova la raccolta differenziata della bioplastica compostabile assieme alla frazione umida e garantisca il successivo avvio a riciclo organico e favorisca la riduzione dei materiali estranei non compostabili.

A fronte di questo impegno il Consorzio Biorepack riconoscerà dei corrispettivi economici attraverso un sistema premiale, basato sulla qualità della frazione umida raccolta in modo differenziato; più elevata sarà la qualità della frazione umida raccolta e maggiori saranno i corrispettivi riconosciuti dal Consorzio Biorepack. Fondamentale sarà il ruolo attivo dei cittadini: dovranno infatti porre la massima attenzione a non conferire rifiuti incompatibili con i rifiuti umidi, in particolare la plastica tradizionale. In questo modo, il consorzio Biorepack potrà riconoscere al Comune il massimo dei corrispettivi per raccolta, trasporto e trattamento delle bioplastiche compostabili, ovvero fino a circa 250 euro a tonnellata.

Marco Versari, presidente di Biorepack, spiega: “Questo sistema di corrispettivi a scalare è essenziale per incentivare una raccolta della frazione umida di maggiore qualità possibile – spiega – In questo senso, ricordiamo di usare sempre i sacchi biodegradabili e compostabili, come le buste della spesa o i sacchetti frutta e verdura, per raccogliere la frazione organica. È anche grazie a questi strumenti se l’Italia è diventato il Paese europeo che raccoglie più frazione organica. Per aumentare ancora queste percentuali di raccolta, insieme all’umido possono essere conferiti anche gli imballaggi alimentari, le cialde del caffè e le stoviglie purché realizzati in bioplastica compostabile certificata, su cui sono apposti gli appositi marchi”.