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Maire Tecnimont, ricavi +5,5%

Maire Tecnimont, bilancio 2015. Ricavi: €1,67 miliardi (+5,5%), EBITDA: €130,8 milioni (+3,1%), Utile ante Imposte: €77,6 milioni (+26,4%). Crescita record di acquisizioni (€3,2 miliardi) e portafoglio ordini (€6,9 miliardi).

Il Consiglio di Amministrazione di Maire Tecnimont ha approvato il Progetto di Bilancio di Esercizio ed il Bilancio Consolidato di Gruppo 2015 che chiudono rispettivamente con un utile netto di €18,5 milioni e €43,8 milioni.
I Ricavi del Gruppo ammontano a €1.669,6 milioni, in aumento del 5,5%. L’incremento dei volumi riflette l’evoluzione dei progetti nel portafoglio ordini ed è principalmente riconducibile all’avanzamento delle nuove acquisizioni, in particolare nella BU Technology, Engineering & Construction, in linea con la rifocalizzazione sul core business attuata dal Gruppo nel corso degli ultimi anni.
Il Business profit è pari a €211,2 milioni, in aumento dello 0,4%. Il Margine di Business è pari al 12,7%, in diminuzione di 0,6 punti percentuali. Le variazioni nella marginalità riflettono l’evoluzione dei progetti in portafoglio della BU Technology, Engineering & Construction con un differente mix di contratti in esecuzione al 31 dicembre 2015 rispetto all’esercizio precedente. Inoltre i risultati dell’esercizio precedente avevano beneficiato dalla positiva conclusione del contenzioso Bocamina con Enel-Endesa. 
I costi generali e amministrativi sono pari a €73,9 milioni, in diminuzione di circa €3,8 milioni, a conferma dei positivi risultati conseguiti con un intenso programma di efficientamento della struttura.
L’EBITDA è pari a €130,8 milioni (7,8% sui ricavi), in aumento del 3,1% grazie anche alla riduzione dei costi di struttura.
La voce ammortamenti, svalutazioni e accantonamenti ammonta a €15,4 milioni, in diminuzione di circa €8 milioni rispetto all’anno precedente quando erano state svalutate alcune attività destinate alla vendita ed accantonati i costi previsti per la riorganizzazione di attività industrali.
Il Risultato Operativo (EBIT) è pari a €115,4 milioni, in aumento dell’11,6%.
Il Risultato netto della gestione finanziaria è negativo per €37,8 milioni, in miglioramento di circa €4,2 milioni, principalmente grazie alla riduzione dell’indebitamento bancario e del suo costo medio a seguito del rifinanziamento concluso ad aprile 2015. L’ulteriore riduzione conseguita con la manovra di dicembre 2015 produrrà i suoi effetti a partire dall’esercizio 2016. La voce comprende anche oneri non direttamente correlati all’indebitamento finanziario e precisamente: oneri su derivati per la copertura del rischio di cambio per la parte di “time value” e “mark to market” per circa €4,4 milioni ed un effetto one-off negativo di circa €3,8 milioni a seguito della rilevazione a conto economico dei costi di precedenti rifinanziamenti ripartiti lungo la durata degli stessi. Al netto di questi due ultimi effetti, il miglioramento sarebbe di oltre €12 milioni.
Il Risultato ante imposte è positivo per €77,6 milioni, a fronte del quale sono state stimate imposte per un ammontare pari a €33,8 milioni. Tale ammontare include un aggiustamento negativo one-off di €5,3 milioni dovuto all’adeguamento delle imposte anticipate e differite a seguito della prevista diminuzione dell’aliquota IRES dal 27,5% al 24% a far data dal 1° gennaio 2017 così come stabilito dalla normativa fiscale di riferimento. Il tax rate effettivo è pari a circa il 43,6% mentre quello normalizzato, escludendo gli effetti one-off, è pari a circa il 36,7%.
L’Utile netto di Gruppo si attesta a €43,8 milioni, contro i €50,6 milioni dell’esercizio precedente, risultato che aveva beneficiato di un carico fiscale particolarmente contenuto legato al compenso riconosciuto da Enel-Endesa a chiusura del contenzioso Bocamina, a fronte del quale sono state utilizzate delle perdite fiscali non precedentemente valorizzate. Ciò è risultato in un tax rate nel 2014 pari al 17,5%, rispetto ad un tax rate normalizzato del 36,7% nel 2015.
Qualora gli utili netti del 2014 e del 2015 fossero stati calcolati utilizzando questo stesso tax rate normalizzato, la crescita dell’Utile netto nel 2015 sarebbe stata del 26,4%.
La Posizione Finanziaria Netta (“PFN”), intesa come Indebitamento Finanziario Netto, è pari a €125,6 milioni, in riduzione di €239,4 milioni rispetto ai €365,0 milioni al 31 dicembre 2014. Tale importante riduzione è stata possibile grazie alla generazione di cassa espressa dalle attività operative e a un’attenta gestione del capitale circolante nonché dalla cessione di asset non più strategici.
Il Patrimonio Netto Consolidato ammonta a €126,2 milioni, in aumento di €32,5 milioni rispetto al 31 dicembre 2014, grazie al risultato del periodo.

Proposta di distribuzione degli utili
Il Consiglio di Amministrazione, nella riunione odierna, ha deliberato di proporre all’Assemblea degli Azionisti la distribuzione di un dividendo di €0,047 per ciascuna azione [1] in circolazione alla data di stacco cedola del 2 maggio 2016 con messa in pagamento il 4 maggio 2016[2]. L’ammontare complessivo del dividendo, pari a €14,4 milioni, rappresenta un terzo dell’utile netto consolidato, in linea con la dividend policy già adottata dalla Società in passati esercizi.

Andamento economico per Business Unit

BU Technology, Engineering & Construction
I ricavi ammontano a €1.553,5 milioni, in aumento del 7,2%, per effetto dell’avanzamento delle nuove acquisizioni. Il Business Profit ammonta a €208,6 milioni, in diminuzione del 3%, ed equivale a un Margine di Business del 13,4%, in diminuzione di 1,4 punti percentuali. L’EBITDA è pari a €133,4 milioni (8,6% sui ricavi), in diminuzione del 3,4%, principalmente a causa del differente mix di contratti in esecuzione nel 2015 rispetto all’esercizio precedente che aveva, altresì, beneficiato della positiva conclusione del contenzioso con Enel-Endesa.

BU Infrastrutture & Ingegneria Civile
I ricavi ammontano a €116,2 milioni, in diminuzione del 13,5%. Tale variazione è essenzialmente riconducibile alla fase conclusiva di alcune commesse, principalmente la ferrovia di Etihad, ancora non compensate da nuove acquisizioni. Il Business Profit è pari a €2,7 milioni, rispetto a €-4,7 milioni. Il Margine di Business è pari a 2,3%. L’EBITDA è negativo per €2,6 milioni, rispetto a €-11.3 milioni.

Acquisizioni e Portafoglio Ordini
Nel corso del 2015, l’attività commerciale del Gruppo ha generato una raccolta di nuovi ordini per €3.209,4 milioni, in aumento di €433,6 milioni. In particolare rientrano nei nuovi ordini i progetti per ADGAS (Abu Dhabi), Grupa Lotos (Polonia), Yara International (Olanda), SOCAR POLYMER (Azerbaijan), EuroChem, JSC Gazprom Neft (Russia) e Petronas (Malesia).

I nuovi ordini acquisiti nel 2015 non includono il progetto per Orpic (Oman, USD895 milioni) annunciato in dicembre 2015 ma che farà parte della raccolta del 2016, cosi come il progetto per conto di SOCAR POLYMER dettagliato nel seguito.

Il Portafoglio Ordini al 31 dicembre 2015 è pari a €6.893 milioni, in forte aumento di €1.941,5 milioni grazie al rinnovato sforzo commerciale portato avanti dal Gruppo nel corso degli ultimi trimestri.

Fatti di rilievo successivi al 31 dicembre 2015

Il 5 febbraio 2016 le controllate Tecnimont S.p.A. e KT – Kinetics Technology S.p.A. hanno firmato un contratto EPC con SOCAR POLYMER per la realizzazione di un impianto di polietilene su base Lump Sum Turn-Key. L’impianto sarà situato nel complesso petrolchimico di Sumgayit, circa 30 km a nord di Baku, in Azerbaijan. Il valore complessivo del progetto è pari a circa USD 180 milioni. Tale contratto segue quello relativo alla commessa aggiudicata nell’aprile 2015 da parte dello stesso cliente, per la realizzazione dell’impianto di polipropilene di Sumgayit, a ulteriore dimostrazione dell’affidabilità e della competitività di Maire Tecnimont, riconosciute da un cliente prestigioso come SOCAR.

Evoluzione prevedibile della gestione

L’elevato livello del portafoglio ordini esistente alla fine del 2015, integrato dalle acquisizioni dei primi mesi dell’esercizio in corso, consente di prevedere un consolidamento nella crescita dei volumi di produzione. La crescita è prevista manifestarsi in misura più marcata nella seconda parte dell’anno con l’entrata a pieno regime delle attività operative sugli importanti progetti EPC di recente acquisizione. La maggiore incidenza, rispetto all’esercizio precedente, dei progetti di tipo EPC sui volumi complessivi di produzione previsti per l’esercizio in corso, consente il realizzo di risultati industriali in crescita, con una marginalità in linea con quella espressa da tale tipologia di contratti.

Pur in un contesto di mercato  complesso, si prevede  il mantenimento di un elevato livello di portafoglio con l’acquisizione di nuovi ordini nel core business, grazie al riconosciuto patrimonio tecnologico e ad un modello di business flessibile che ha già consentito al Gruppo di adeguarsi ai cambiamenti di mercato.