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Polimeri bio-based Greensan: la sostenibilità è conveniente

Fornitura e consulenza specializzata per ogni esigenza nella transizione dalle materie plastiche convenzionali alle soluzioni green più all’avanguardia. Per Greensan sono in costante aumento i clienti trasformatori che richiedono le competenze dell’azienda, potendo così sfruttare un’esperienza ventennale in questo nuovo settore.

Tramite le sue due sedi di Bari e Genova, Greensan Limited non solo fornisce polimeri bio-based e compound a elevatissimo tasso di sostenibilità ambientale ma anche una consulenza specializzata, frutto di vent’anni d’esperienza nel settore, messa a disposizione delle tante aziende trasformatrici di plastiche convenzionali che guardano con crescente interesse alle bioplastiche e necessitano perciò di forti competenze nel processo di transizione verso soluzioni green, come imposto dalle richieste odierne del mercato. Il supporto, oltre agli aspetti puramente tecnici, prevede anche quelli strategici, strutturali e organizzativi. Rapporti consolidati con i più avanzati produttori asiatici e americani di materie prime e collaborazioni con le migliori università di ingegneria chimica permettono un costante aggiornamento sulle tecnologie all’avanguardia e sui più recenti sviluppi nella ricerca. L’obiettivo finale è portare il business dei clienti a uno step superiore, aiutandoli a trovare le soluzioni ideali sulla base delle rispettive esigenze, analizzando ogni dettaglio, grazie a uno staff preparatissimo. I settori applicativi non si limitano ai tradizionali imballaggi, alimentari o per la logistica, ma spaziano fino alle soluzioni mediche, per l’automotive, la moda e molto altro.

Executive Managing Director di Greensan Limited è Francesco Mastrandrea, che ci ha illustrato le linee operative dell’azienda: “La società è nata tre anni fa per rappresentare diverse case produttrici di polimeri sia asiatiche sia americane in Europa. In precedenza, dal 1990, ho lavorato in un’azienda fondata da mio papà e specializzata nella produzione di compound, che poi ho continuato a gestire io. Greensan Limited distribuisce poliesteri della cinese Tunhe Chemical, quindi PBAT e PBS, per tutta l’Europa, e compound di diverse case americane e canadesi: in particolare, di recente ne abbiamo creato uno a base di bucce di caffè. L’offerta è quindi basata su polimeri bio-based ma non siamo semplici rivenditori: oltre alla distribuzione dei vari prodotti il nostro core business consiste nella consulenza, per dare una mano alle aziende che lo richiedono nel transito dalla plastica tradizionale al packaging compostabile, con diverse soluzioni. Proponiamo quindi sia i nostri marchi sia le nostre competenze nel mondo del biopolimero, aiutando anche a non fare confusione tra biopolimeri e i numerosi compound in commercio, un problema che spesso si riscontra”.

Un trend in crescita

Le aziende si muovono ancora con una certa cautela nell’avvicinarsi al bio-based: “Ma il trend è in aumento”, spiega Mastrandrea, “e le motivazioni vanno dall’aspetto dell’immagine, direttamente o indirettamente tramite il cliente finale, a quello economico. Il campo delle applicazioni è molto vasto: packaging flessibile per alimenti con proprietà barriera, capsule di caffè, monouso resistenti anche a elevate temperature, utensili per la casa, fino ai prodotti più insoliti come i manichini. Va però precisato che oltre un certo punto non si può andare nella conversione dei prodotti dalle plastiche tradizionali a quelle compostabili: è impensabile per esempio realizzare sedie, con tutta la buona volontà. Comunque di sicuro è possibile produrre anche qualcosa di durevole, come alcune applicazioni per ingranaggi metallici che prima erano in ABS per macchine industriali, con un materiale non compostabile ma bio-based, o come un altro compound destinato all’automotive con funzione di parte di supporto nel cruscotto: piccoli pezzi, grandi come un’agenda ma strutturali”.

Questi polimeri, quindi, possono risultare convenienti anche per applicazioni tecniche, assicura Mastrandrea: “Ci siamo focalizzati essenzialmente nel supportare le applicazioni più particolari. Ad esempio, con gli additivi plasticizzanti o elasticizzanti: tre mesi fa abbiamo ottenuto un prodotto che permette di estrudere facilmente un film in bolla con una percentuale di PLA al 60%, come se fosse un polietilene a bassa densità. La nostra consulenza è a 360 gradi, dagli aspetti tecnologici ai volumi da trattare”.

L’organizzazione

Oltre alle sedi di Bari e Genova, la struttura organizzativa, produttiva e logistica di Greensan Limited è in espansione: “Disponiamo già di un magazzino in Basilicata, a Melfi in provincia di Potenza, dove stocchiamo la materia prima. E fra tre mesi, coronavirus permettendo, ne sarà pronto un altro vicino al porto di Genova, che permetterà una logistica molto mirata. La nostra strategia punta su diverse joint venture con aziende produttrici, con processo sia di stampaggio sia di film in bolla, perché avere fabbriche di proprietà da gestire sarebbe troppo complesso per noi, perciò collaboriamo con fabbriche già specializzate nelle varie lavorazioni. Sempre a Melfi siamo soci interni operativi di Global Bio e mettiamo a disposizione della società il notevole know-how acquisito su materie prime e processi, mentre altri soci sono degli investitori privati che vengono dal mondo delle energie rinnovabili e credono nelle bioplastiche: qui possiamo contare su un impianto per la produzione di compound, 5.000 tonnellate l’anno che entro la fine del 2021 arriveranno a 15.000 grazie a investimenti importanti, e questa per il compound è l’unica fabbrica di proprietà. Riguardo alla logistica, fino a oggi, non abbiamo mai riscontrato nessun problema nemmeno con le case produttrici asiatiche, tra le quali per esempio figura Tunhe Chemical, un colosso chimico che dispone di un impianto da 75.000 tonnellate annue, di due magazzini da 1.200 tonnellate al mese di materiale a terra costantemente rifornito e di linee dirette di trasporto in Europa via nave, per cui i tempi di consegna sono puntualmente rispettati”.

Oltre a quelli sopra citati, Greensan Limited ha parecchi altri obiettivi a breve termine, sottolinea Mastrandrea: “Oggi la rete commerciale è composta da otto agenti in Italia e quattro nel Nord Europa ma vogliamo inserirne altri entro fine anno, in tutto il Vecchio Continente, per un totale di 40-45. Inoltre intendiamo espandere la vendita dei prodotti che compoundizziamo anche in Asia perché è diventato un business molto interessante, forse anche più del mercato italiano, per cui non solo continueremo a importare da là ma inizieremo anche a esportare. Infine, a settembre verrà aperto un altro impianto in joint venture con la società canadese Competitive Green Technologies per la produzione di compound a base di chicchi di caffè, coinvolgendo importanti torrefazioni italiane, un progetto quindi pienamente basato sul concetto di economia circolare”.