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L’olio di pirolisi diventa polimero: la prima volta del Medio Oriente

Olio di pirolisi derivato dai rifiuti plastici è stato trasformato in polimeri certificati ISCC+. È accaduto nella raffineria Satorp di Jubail, in Arabia Saudita, di proprietà di Aramco e TotalEnergies. È la prima volta che succede in Medio Oriente.

L’olio di pirolisi ricavato dalle plastiche, chiamato anche olio derivato da rifiuti plastici (PDO) è stato poi utilizzato come materia prima da Petrokemya, un’affiliata di Sabic, per produrre polimeri certificati.

Il progetto vuole aprire la strada alla creazione di una catena del valore nazionale per il riciclo avanzato delle materie plastiche in nuovi polimeri nel Regno dell’Arabia Saudita. Il processo consente di utilizzare plastiche non selezionate, che possono essere difficili da riciclare meccanicamente.

Una prima pietra miliare del progetto è stata l’ottenimento della certificazione ISCC+ per garantire la trasparenza e la tracciabilità dell’origine riciclata delle materie prime e dei prodotti. Nel processo sono stati coinvolti tre impianti industriali: la raffineria Satorp, l’impianto di frazionamento NGL di Ju’aymah di Aramco e Petrokemya. Tutti hanno ottenuto la certificazione ISCC+, consentendo la produzione di materiali circolari.