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L’industria delle materie plastiche e l’economia circolare

Il rapporto biennale "The Circular Economy for Plastics: A European Analysis" di Plastics Europe offre una visione dettagliata della produzione, del consumo e della gestione dei rifiuti di plastica nel continente.

Plastics Europe, l’associazione dei produttori europei di materie plastiche, ha diffuso i risultati del suo studio biennale che analizza l’economia circolare delle materie plastiche in Europa. I dati mostrano che sebbene il progresso verso la circolarità delle plastiche sia evidente, ci sono ancora sfide significative da affrontare.

Secondo il rapporto, le plastiche circolari costituiscono attualmente il 13,5% dei nuovi prodotti in plastica fabbricati in Europa. Questo dato indica che il continente è a metà strada verso l’obiettivo intermedio del 25% di plastiche da fonti circolari nei nuovi prodotti entro il 2030, come stabilito nella roadmap “Plastics Transition”.

Tuttavia, il rapporto evidenzia anche un aumento del 15% nell’incenerimento con recupero di energia dei rifiuti di plastica, che potrebbero essere riciclati. Virginia Janssens, direttore generale di Plastics Europe (nella foto), ha espresso preoccupazione riguardo a questa pratica, sottolineando la necessità di aumentare urgentemente la disponibilità di materie prime circolari per accelerare la transizione.

Il rapporto rileva un importante traguardo nel riciclo dei rifiuti di plastica: il 26,9% dei rifiuti di plastica europei viene ora riciclato, superando la quantità conferita in discarica per la prima volta. Tuttavia, per soddisfare la crescente domanda di materie plastiche provenienti da fonti circolari, è essenziale migliorare la raccolta e lo smistamento dei rifiuti plastici post-consumo.

L’adozione delle plastiche circolari varia tra i settori industriali, con una domanda più forte nei settori dell’imballaggio, dell’edilizia e dell’agricoltura. Tuttavia, altri settori, come quello automobilistico, elettrico ed elettronico, sono in ritardo.

Il rapporto indica che nel 2022 solo l’1% delle plastiche circolari proviene da fonti biobased, mentre l’1% è stato riciclato chimicamente. Janssens ha sottolineato l’importanza del riciclo chimico come soluzione complementare al riciclo meccanico.

Infine, il rapporto mette in evidenza una diminuzione della quota europea nella produzione globale di plastica, il che potrebbe compromettere la capacità del continente di investire nella circolarità.

Plastics Europe chiama all’azione urgente per affrontare le sfide e accelerare la transizione verso un’economia circolare delle materie plastiche in Europa. Virginia Janssens ha sottolineato l’importanza della collaborazione tra le parti interessate per superare gli ostacoli e creare un sistema circolare competitivo della plastica nel continente.