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Gruppo Ivas: nuovo stabilimento per materiali isolanti in EPS riciclato

Il Gruppo Ivas, azienda attiva nel settore delle finiture edilizie, ha annunciato oggi l’apertura del suo nuovo stabilimento produttivo automatizzato 4.0 a San Mauro Pascoli (FC). Questa nuova struttura è dedicata alla produzione di materiali isolanti in EPS riciclato, come parte della strategia di per consolidare ulteriormente la propria posizione nell’efficientamento energetico in edilizia.

Dotato di tecnologia all’avanguardia, il nuovo stabilimento è alimentato interamente da energia rinnovabile grazie a un impianto fotovoltaico da 650 Kw. È qui che ha sede la divisione produttiva Ivas EPS+, che si distingue per la tecnologia Ivaspor® certificata “Remade in Italy”, garanzia di qualità e di un effettivo contenuto di materiale riciclato nei prodotti.

Con un investimento di circa 8 milioni di euro, l’area produttiva del Gruppo è stata ampliata di 10.000 m2 (di cui 5.000 coperti), portando il totale a 80.000 m2 (di cui 24.000 coperti). Questo incremento si traduce in un totale di sette stabilimenti produttivi e nove impianti automatizzati dedicati a diverse linee di prodotti, tra cui pitture, vernici, sistemi per facciate e polistirene espanso sinterizzato riciclato (EPS).

L’EPS, utilizzato per l’isolamento termico e acustico, è un materiale con un’elevata capacità di isolamento termico. Durante il processo produttivo, gli scarti vengono completamente riutilizzati nel ciclo di trasformazione, garantendo un approccio a zero rifiuti.

Vincenzo Colonna, presidente e amministratore delegato di Gruppo Ivas, ha commentato: “Con il nuovo impianto 4.0, prevediamo di produrre circa 300.000 m3 di materiali isolanti, incidendo positivamente sulla coibentazione delle facciate per migliorarne le prestazioni energetiche e l’impatto ambientale, ridurre i consumi e ottenere un elevato comfort termico e acustico”.

Questo annuncio arriva in un momento cruciale, in cui l’Unione Europea sta intensificando gli sforzi per raggiungere la neutralità climatica entro il 2050. La recente approvazione della Direttiva EPBD, nota come direttiva “Case Green”, sottolinea l’importanza di ridurre l’utilizzo di energia primaria negli edifici, spingendo gli stati membri a ristrutturare il patrimonio edilizio esistente per ridurre le emissioni di gas serra.

EPS