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Greenpeace: no all’accordo UE–Mercosur, aumenta le plastiche

Il nuovo accordo commerciale in fase di trattativa tra l’Unione Europea e il Mercosur sta sollevando molte critiche da parte di Greenpeace, secondo cui la liberalizzazione delle tariffe doganali promuoverà il commercio di prodotti in plastica monouso. Tale pratica rappresenta un danno ambientale notevole, visto che alcuni di questi oggetti sono stati banditi dall’Europa proprio per i loro effetti nocivi. L’analisi è contenuta nel rapporto di Greenpeace Germania “The EU’s Dirty Plastic Secret. EU-Mercosur Deal Set to Boost Trade in Single-Use Plastics”.

Giuseppe Ungherese, rappresentante di Greenpeace Italia, sottolinea che l’accordo dovrà riflettere un’etica coerente e valutare l’impatto ambientale dei prodotti commercializzati a livello internazionale. L’atteggiamento dei governi europei deve evitare di incoraggiare un ciclo di inquinamento che avrebbe effetti a lungo termine sul nostro pianeta.

Il rapporto divulgato da Greenpeace mette in luce l’evidente contrasto tra l’accordo UE-Mercosur e gli obiettivi del futuro Trattato internazionale sulla plastica. L’importante negoziato verrà inaugurato lunedì 13 novembre a Nairobi, in Kenya, con il compito di formulare entro il 2024 un accordo giuridicamente vincolante per contrastare l’inquinamento da plastica, uno dei problemi ambientali più gravi della nostra epoca.

Greenpeace, da tempo in prima linea nella battaglia contro la plastica, auspica che i governi presenti alle trattative concordino, sotto l’egida dell’ONU, succinti ma ambiziosi obiettivi per ridurre del 75% la produzione e l’utilizzo di plastica entro il 2040. La plastica monouso, prosegue l’organizzazione ambientalista, oltre ad essere tossica per l’ecosistema, perpetua le disuguaglianze sociali, mette a rischio la biodiversità e contribuisce pesantemente alla crisi climatica poiché i principali componenti vengono estratti da fonti fossili come il petrolio e il gas.