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Deumidificazione delle materie plastiche: ROI in meno di 2 anni

Che le materie plastiche (e le fibre sintetiche) siano oggi largamente usate in ogni area tecnologica, ed entrino in ogni aspetto della nostra vita quotidiana è un fatto evidente a tutti noi. Pur non essendo materiali presenti in natura, essi sono divenuti di utilizzo quotidiano, anche nella realizzazione di oggetti di pregio, ormai del tutto familiari.

Non è sempre stato così e fino a qualche decennio fa un oggetto «di plastica», o un capo di abbigliamento in fibra sintetica, comunicava la sensazione di un prodotto realizzato in serie, certamente funzionale, ma non sempre sinonimo di qualità. Oggi l’evoluzione tecnologica dei polimeri plastici, delle loro caratteristiche tecniche ed estetiche ha raggiunto livelli inimmaginabili fino a qualche tempo fa.

L’era della plastica ha avuto inizio con la lavorazione della bachelite e della celluloide. Il mercato della plastica si è però evoluto rapidamente per soddisfare le necessità di una clientela sempre più esigente.

Per essere lavorato e migliorare le sue caratteristiche estetiche e di resistenza meccanica, il materiale plastico deve essere correttamente riscaldato e deumidificato. Allo scopo già a partire dagli anni ‘70 è stato creato un contenitore tronco-conico, la tramoggia, per il trattamento di deumidificazione che precede la lavorazione. Gli impatti del processo di deumidificazione sulla qualità della stampata finale sono stati a lungo sottovalutati da un mercato che correva veloce e che non aveva le competenze tecniche per analizzarli.

Moretto aveva intuito che la deumidificazione era un fattore chiave per ottenere un processo di stampaggio e di estrusione stabile, ossia in grado di garantire performance sotto controllo e in linea con i parametri richiesti. Era quindi necessario esaminare il comportamento all’interno della tramoggia per migliorare in modo decisivo le prestazioni del sistema.

Studi approfonditi sono iniziati circa 30 anni fa e attraverso un software per l’analisi agli “elementi distinti”, introdotto nel 2007, sono stati effettuati una serie di esperimenti che hanno permesso di valutare granulo per granulo il percorso attraverso la tramoggia tradizionale. Dall’analisi è emerso che con queste tramogge non era possibile garantire la fuoriuscita di materiale correttamente deumidificato, in quanto non si poteva assicurare che tutti i granuli rispettassero i tempi di residenza richiesti.

Coinvolgendo anche l’Università e studi di ingegneria esterni a fianco del dipartimento di Ricerca e Sviluppo dell’azienda, e attraverso investimenti mirati, Moretto ha sviscerato il tema “tramoggia”, analizzando congiuntamente la geometria, la fluidodinamica e la termodinamica del sistema. Il supercomputer Leonardo, capace di effettuare 22.000 miliardi di operazioni al secondo, ha consentito di mappare il sistema da diversi punti di vista. Queste analisi hanno smontato il processo nel suo complesso mettendo in evidenza le aree di miglioramento possibili.

Moretto ha ripensato completamente la geometria interna ed esterna della tramoggia, sviluppando OTX (Original Thermal eXchanger) che ha rivoluzionato il processo di deumidificazione e il concetto di tramoggia stessa, realizzando un vero e proprio scambiatore di energia con umidità, con un’efficienza energetica straordinaria.

Il tempo di essiccazione si riduce del 40% e, a parità di produzione, il volume della tramoggia diminuisce del 40%. Inoltre, grazie all’esclusiva geometria interna e alla massima attenzione ai dettagli è migliorata l’efficienza energetica del 66%, riducendo in maniera significativa i costi di un processo così energivoro come la deumidificazione. Risultati che hanno dell’incredibile e che rappresentano un enorme vantaggio competitivo rispetto alle tramogge convenzionali!

Facendo una valutazione sui costi correnti dell’energia elettrica, questo sistema garantisce un ritorno dell’investimento in meno di due anni.

Ogni tramoggia è dotata di un visualizzatore che fornisce lo stato di essiccazione del materiale e la lettura della temperatura, così da conoscere in ogni momento le condizioni di lavoro della macchina.

Gli sviluppi che sono stati possibili grazie ai calcoli effettuati attraverso l’intelligenza artificiale. La tramoggia OTX di Moretto è un prodotto esclusivo coperto da 7 brevetti che ha rivoluzionato il metodo di deumidificazione di polimeri tecnici, assicurando all’azienda una posizione di primato in termini di efficienza energetica, competitività e prestazioni di elevata qualità.

Confronto fra tramoggia convenzionale e OTX