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Capsule di caffè: le capsule compostabili vincono per sostenibilità

Un recente studio condotto dall’Università di Wageningen & Research ha approfondito l’impatto ambientale e la circolarità di diversi materiali utilizzati per le capsule di caffè mondose, esaminandoli in vari scenari di fine vita. Alla luce di questa analisi, le capsule compostabili si affermano come la scelta più ecologica, considerando sia le emissioni di gas serra che la circolarità del materiale.

Ingeborg Smeding, capo del progetto, sottolinea l’importanza di guardare oltre le sole emissioni di gas serra, evidenziando la peculiarità dello studio nell’includere anche la circolarità dei materiali. La misurazione di questa circolarità è stata effettuata attraverso l’Indicatore di Circolarità del Materiale (MCI), uno strumento avanzato sviluppato dalla Fondazione Ellen MacArthur, che considera tassi di riciclo, contenuto riciclato, rendimento del processo di riciclo, contenuto biobased, riutilizzabilità e durata media.

Capsule compostabili: meglio dell’alluminio

Le capsule compostabili emergono come la scelta più sostenibile, con un MCI del 100% quando compostate. Queste capsule sono biobased (non a base fossile) e biodegradabili, contribuendo a un ciclo organico nel quale sia il caffè che la capsula vengono “organicamente riciclati” nella biosfera attraverso il compostaggio. Anche quando smaltite erroneamente, le opzioni compostabili mantengono la loro sostenibilità, sebbene in Olanda la sfida principale sia rappresentata dall’accettazione delle capsule compostabili nella raccolta differenziata dei rifiuti organici comunali.

Le capsule di alluminio si pongono come seconda scelta, soprattutto se raccolte tramite sistemi dedicati (mono-raccolta). In questo caso, l’alluminio viene riciclato e il caffè compostato. Tuttavia, il loro MCI è inferiore (circa il 60%) rispetto alle capsule compostabili, anche quando viene impiegato alluminio riciclato nella produzione. La sfida consiste nell’affrontare l’accumulo di elementi non mirati nell’alluminio nel tempo, riducendone la flessibilità. Inoltre, ottenere un alto tasso di partecipazione in un sistema di mono-raccolta volontario rappresenta una sfida significativa.

Infine, lo studio evidenzia che le plastiche convenzionali a base fossile non si integrano efficacemente in un’economia circolare, poiché né le capsule di plastica né i fondi di caffè usati vengono riciclati, con un MCI inferiore al 50%.

Gli scenari di fine vita considerati nella ricerca comprendono compostaggio industriale (esclusivamente per capsule compostabili), riciclo attraverso la raccolta di imballaggi leggeri, incenerimento con recupero di energia, discarica con recupero di energia e mono-raccolta (esclusivamente per capsule di alluminio).