Attualità

Termoformatrici speciali e personalizzate

Nonostante la crisi economica mondiale, sorta a seguito dell’emergenza sanitaria indotta dal virus Covid19, l’azienda torinese OMG produttrice di termoformatrici ha chiuso lo scorso anno con un fatturato in crescita, rivolgendo le proprie risorse progettuali e produttive al mercato interno, più facilmente gestibile in questo momento ed alla produzione di macchine con alto livello di personalizzazione.

Anche nei momenti più difficili serve esperienza, professionalità e passione nel proprio lavoro, per trovare sempre la strada migliore che conduce al superamento degli ostacoli. La pandemia, che da più d’un anno sta attanagliando il sistema economico globale, ha generato dinamiche nel comparto produttivo di non facile lettura, con aziende che versano in gravi difficoltà ed altre che riescono a gestire l’emergenza, in attesa che questa situazione volga al termine. In questo contesto, OMG ha fatto tesoro del proprio know-how nelle termoformatrici maturato in oltre cinquant’anni di attività per continuare ad offrire alla clientela soluzioni all’avanguardia, capaci di fare la differenza in termini di competitività, chiudendo il bilancio 2020 in crescita rispetto all’anno precedente. Un risultato frutto della capacità del management di gestire la situazione, dirottando le proprie risorse dai mercati internazionali a quello italiano, più agevole da raggiungere in questo periodo afflitto da pesanti restrizioni alla circolazione e difficoltà di relazione diretta tra le persone.

Nata nel 1965, l’azienda con sede a Givoletto (TO) nel corso degli anni s’è specializzata nella costruzione d’impianti personalizzati per la lavorazione delle materie plastiche tramite termoformatura e dei relativi stampi, grazie all’esperienza maturata nei decenni e alla preparazione tecnica del personale. Preparazione che consente ad OMG di individuare e capire le esigenze dei propri clienti, fornendo loro soluzioni a misura delle specifiche richieste, realizzando tutto al proprio interno, dalla progettazione alla costruzione, dall’assemblaggio alla verniciatura. Ad oggi sono presenti sul mercato mondiale più di 1500 macchine, per le quali è attivo un servizio di assistenza post-vendita worldwide, gestito da tecnici specializzati capaci di affiancare la clientela durante il processo di termoformatura, fornendo tutta la consulenza necessaria a gestire con soddisfazione l’intero processo produttivo. In questo periodo di pandemia i tecnici OMG sono riusciti anche ad eseguire degli start-up di macchine presso i clienti totalmente in remoto.

Un anno di crescita

«Nonostante le conseguenze della Pandemia che hanno bloccato le attività in presenza, a cominciare da quelle degli agenti, il 2020 non è stato un anno negativo, anzi, il risultato al 31 dicembre è stato in crescita rispetto al 2019. Questo principalmente per il fatto di essere in attività dagli anni ’60, avendo così potuto creare un consolidato di clienti che ritornano ad acquistare: una sorta di “volano”, che ha spinto l’azienda anche quest’anno – ha affermato Roberto Fretta, titolare di OMG – Il 2021 ha invece evidenziato un cambio di tipologia di cliente: infatti, mentre negli ultimi 8-9 anni la tendenza per noi era quella di esportare più del 90% del nostro prodotto, dalla fine del 2019 abbiamo ricominciato a realizzare più macchine destinate all’Italia. Questo, per due motivi, il primo dei quali è dettato dal fatto che, potendo muoversi molto meno, abbiamo esplorato i territori del mercato più vicino, come Italia, Francia, Spagna e, più in generale, all’interno dei confini europei».

In secondo luogo, come ha sottolineato Fretta, una forte spinta alla produzione è arrivata dal programma Industry 4.0, che ha convinto molti imprenditori a investire nel campo della termoformatura. Interessante, in questo senso, evidenziare come alcune realtà manifatturiere, proprio in virtù degli incentivi governativi, hanno deciso di avvicinarsi per la prima volta a questo ambito, per cercare nuovi sbocchi di mercato, investendo in tecnologia.

«Tutto ciò, nonostante il fatto che molte fiere sono state cancellate e questa è stata certamente un’occasione perduta per tutte le aziende, un vero peccato – ha proseguito – Diverso, almeno per noi, il discorso legato al Plast di Milano che, essendo diventata nelle ultime edizioni una fiera prettamente nazionale, non ha provocato conseguenze particolarmente negative, essendo rivolta ad un mercato più vicino e raggiungibile. La manifestazione più “fortunata”, se così possiamo dire, sembra invece essere il K di Düsseldorf, che era terminata a ridosso della Pandemia e che, probabilmente, ricomincerà proprio al termine dell’emergenza sanitaria».

Macchine termoformatrici “su misura”

Rivolgendo per un attimo lo sguardo all’aspetto tecnologico, OMG ha da sempre una vocazione per le macchine termoformatrici speciali, non standard ed altamente personalizzate, appositamente studiate sulle necessità del singolo cliente. Dunque, anche in questo periodo, le commesse non sono mancate e l’azienda ha continuato a produrre macchine termoformatrici per pannelli murali destinati all’edilizia, oltre che per mascherine FFP2 commissionate da un grosso gruppo internazionale, con esemplari destinati a diverse località in Europa. È inoltre ripreso anche un mercato che la società torinese aveva parzialmente abbandonato, ovvero quello delle macchine per lastra, realizzandone una, di recente, per la lavorazione di polimetilmetacrilato (PMMA) da 1.000 x 1.000, destinato ad un altro costruttore di macchine per il ciclo di lavorazione delle farine alimentari, da utilizzare come copertura trasparente, attraverso la quale gli operatori di macchina vedono la farina in lavorazione.

«OMG è infine presente con le sue termoformatrici in modo massiccio nel campo della produzione di vaschette per il settore del packaging alimentare, soprattutto all’estero, oltre che nel settore medicale, tecnico e delle costruzioni. Abbiamo anche qualche cliente che lavora nell’indotto dall’automotive, ma per nostra scelta questo è un mercato che non vogliamo sviluppare, poiché regolato da dinamiche molto particolari, per lo più composto da grosse multinazionali che pretendono l’impossibile e che ci farebbe correre il rischio di dover vendere i nostri impianti a prezzi molto più elevati, fuori mercato – ha concluso – Il nostro obiettivo, per il 2021, è quello di tornare a viaggiare quanto prima, anche sulla lunga distanza, con la speranza che vengano via via ridotte le procedure burocratiche di controllo, tipiche del nostro e di alcuni altri governi».

Il CEO Roberto Fretta

a cura di Flavio Della Muzia e Paolo Spinelli