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Solvay Italia: un bilancio positivo 

Dopo un 2016 positivo il gruppo Solvay guarda al futuro con ottimismo.

All’Auditorium del Centro Direzionale e Ricerca Solvay di Bollate, Marco Colatarci, Country Manager di Solvay Italia, illustrato con una panoramica, l’andamento delle varie attività dell’anno. “Il 2016 per il Gruppo in Italia è stato un ottimo anno”, ha dichiarato Colatarci, “sono stati raggiunti tutti gli obiettivi di business prefissati, con eccellenti risultati e un consolidamento di tutte le attività. Ciò conferma l’ottimo stato di salute, sia del Gruppo a livello mondiale, sia dell’Italia, dove Solvay è presente con 9 siti, 2.000 persone e quasi tutte le linee di Business con cui il Gruppo è attivo nel mercato internazionale. Globalmente il 2016 è stato importante anche per gli obiettivi di sicurezza raggiunti. Per quanto riguarda il futuro, nel prossimo biennio sono previsti rilevanti progetti e investimenti, a testimonianza dell’importanza del business in Italia e dell’interesse del Gruppo per il nostro Paese”.
Solvay in Italia ha celebrato 104 anni di attività: è presente infatti dal 1912 con il primo storico insediamento chimico in Toscana nell’area di Rosignano Solvay, dove si realizzano prodotti chimici fondamentali per vari comparti industriali italiani ed esteri: carbonato di sodio, bicarbonato, acqua ossigenata, cloruro di calcio, tecnologie ambientali. Nel dicembre 2015, la Casa Madre ha realizzato un’importante acquisizione: la società Cytec, un Gruppo americano che opera a livello internazionale, ed è specializzata nel settore delle forniture per l’industria aereospaziale. E’ quindi entrato in Solvay Italia lo stabilimento che Cytec ha a Mondovì in Piemonte. Viene così incrementata ulteriormente la presenza industriale di Solvay nel nostro Paese. Oggi Solvay è uno dei più importanti gruppi chimici  stranieri in Italia. Le varie aziende in Italia hanno realizzato nel 2015 un fatturato di 1.546 milioni di euro. Gli stabilimenti Solvay italiani sono localizzati a: Bollate (Mi), Ospiate (MI), Spinetta Marengo (AL), Mondovì (CN), Roccabianca (PR), Porto Marghera (VE), Livorno, Massa, Rosignano Solvay (LI). Gli investimenti nei vari siti italiani si quantificano in circa 100 milioni/anno di euro, divisi fra modernizzazione delle tecnologie, interventi per l’impatto ambientale, manutenzioni mirate all’eccellenza produttiva, progetti speciali per la realizzazione di nuovi impianti, produzione e gestione dell’energia.

La giornata si è conclusa con l’intervento di Gabriella Greison, giornalista che ha illustrato il suo recente libro “L’incredibile cena dei fisici quantistici” e recitato un estratto del “Monologo quantistico”, spettacolo teatrale tratto dal volume, ispirato ai primi convegni scientifici mondiali promossi da Ernest Solvay agli inizi del ‘900.