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Sistema di plastificazione per imballaggi a parete sottile 

Il sistema di plastificazione Nordson Xaloy Quantum riduce il tempo di recupero della vite dal 10 al 15%, consentendo alle aziende di aumentare la produzione senza penalizzare la qualità e la compattezza del prodotto.  

Al salone NPE2015 Nordson Corporation verrà presentato un sistema di plastificazione a velocità elevata dotato di una vite di concezione innovativa produce polimero fuso di qualità superiore con velocità che consentono di ridurre il tempo-ciclo nello stampaggio ad iniezione di imballaggi rapidi a parete sottile.
Il sistema di plastificazione Nordson Xaloy Quantum è dotato di una vite barriera progettata per aumentare la velocità di plastificazione di materiali rigidi, riducendo al minimo le forze di taglio sul polimero che si trova già allo stato fuso. Oltre alla vite di concezione innovativa Nordson fornisce anche una valvola di non ritorno a fungo progettata su misura, i cui canali a flusso avviato impediscono la degradazione del polimero e la cui rapidità di intercettazione garantisce la coerenza tra i lotti.
Tony Genova, responsabile della progettazione della vite, ha dichiarato “Il sistema Quantum produce una qualità di fusione ottimale ad una velocità tale da ridurre il tempo di recupero della vite del 10 – 15% rispetto ai sistemi di plastificazione ad alte prestazioni già esistenti, consentendo di tenere il ritmo con tempi di raffreddamento estremamente brevi tipici della produzione ad alto volume di componenti a parete sottile; ed  ha poi così proseguito –  “di conseguenza le aziende che utilizzano i sistemi di lavorazione Quantum sono spesso in grado di ridurre i tempi-ciclo, con un aumento della redditività e un rapido ritorno sull’investimento”.
La vite barriera presenta una sezione centrale progettata per separare i corpi solidi dal polimero fuso, in modo da massimizzare il calore e le forze di taglio su di essi, aumentando la velocità di plastificazione. Tony Genova ha dichiarato “Nella vite del sistema Quantum perseguiamo il bilanciamento della massa sull’intera lunghezza della vite, tenendo conto del differenziale tra la densità dei pellet immessi nel sistema e quella del polimero fuso”.