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Riciclo chimico: investimenti in crescita ma deve mantenere le promesse

Il riciclo chimico di materie plastiche ha una capacità globale di quasi 1,2 milioni di tonnellate nel 2022, escluse le strutture che trasformano i materiali polimerici post-consumo in combustibili. Lo afferma un recente rapporto di AMI.

L’Europa è attualmente considerata all’avanguardia negli sviluppi tecnologici nel riciclo chimico. Nei prossimi anni, tuttavia, il rapporto prevede che gli sviluppi in Nord America accelereranno a un ritmo più rapido.

Avvicinandosi all’ultimo trimestre del 2022, l’industria del riciclo chimico ha raggiunto una soglia significativa. Dopo molti anni di sviluppi e annunci, i primi impianti sono operativi e un numero significativo di strutture dovrebbe iniziare la piena attività a breve e nel corso del 2023. Capacità ancora maggiori sono in cantiere e l’entrata in funzione è prevista per 2030.

In tutto il settore sembra esserci la percezione che sia giunto il momento di concretizzare la moltitudine di annunci fatti negli ultimi anni. I partner della catena di approvvigionamento e gli investitori desiderano vedere le strutture avviare operazioni commerciali, dimostrando che le tecnologie pertinenti possono essere ampliate per funzionare in modo efficiente e finanziariamente sostenibile a lungo termine.

Una preoccupazione particolare è che gli investimenti in un’industria ad alta intensità di capitale potrebbero distogliere l’attenzione dalla riduzione della produzione di plastiche vergini e da quella di rifiuti di plastica creando un “effetto di blocco” per un’industria e una catena di approvvigionamento che si basano su un flusso crescente di materiale polimerico di scarto per il loro funzionamento.

Spetta all’industria del riciclo chimico dimostrare, sotto la verifica di terze parti indipendenti, che può mantenere le sue promesse senza creare questi effetti di blocco e operando come una tecnologia complementare al riciclo meccanico, essa stessa un’industria caratterizzata da innovazioni e progressi per la lavorazione di una gamma crescente di materie plastiche post-consumo.