La relazione di sostenibilità fotografa l’assetto pre-scissione, ma evidenzia la spinta su ambiente e governance in vista della CSRD. Lone Star subentra nelle aree Specialty Chemicals e High Performance Polymers.
La pubblicazione del 21° Bilancio di Sostenibilità di RadiciGroup, relativo all’esercizio 2024, non è un semplice adempimento di rendicontazione, ma la fotografia di un Gruppo nel pieno di una transizione strategica epocale. Sebbene il documento sia stato redatto sull’assetto societario precedente, esso segna l’anno che precede l’accordo con Lone Star Funds per la cessione delle Business Area Specialty Chemicals e High Performance Polymers, aree cruciali che passeranno sotto il controllo del fondo. Gli attuali azionisti, la famiglia Radici, manterranno il controllo dell’area Advanced Textile Solutions.
Nonostante l’imminente ridefinizione del perimetro, l’impegno finanziario per rafforzare competitività e sostenibilità è rimasto elevato. Nel quinquennio 2020-2024, il Gruppo ha iniettato 277 milioni di Euro di investimenti, di cui 44 milioni di Euro nel solo 2024. Gli investimenti ambientali mirati all’efficienza energetica e alla riduzione delle emissioni sono ammontati a 3,3 milioni di Euro. Tali cifre sottolineano l’intenzione del management di capitalizzare sulla sostenibilità come driver di valore, a prescindere dal mutato assetto.
Governance e conformità: il fattore CSRD
Sul fronte Governance, il Bilancio evidenzia una struttura sempre più orientata alla compliance e alla tracciabilità dei dati. Il 2024 ha visto l’introduzione della Politica Anticorruzione e il consolidamento dei sistemi digitali per la gestione dei dati ESG (attraverso l’implementazione del sistema Enablon), fondamentali per garantire la robustezza delle informazioni.
L’attenzione del Gruppo si sposta ora sulla sfida regolamentare. Come sottolineato dal presidente Angelo Radici, l’obiettivo immediato è l’adozione dei criteri previsti dalla Corporate Sustainability Reporting Directive (CSRD), che richiederà un ulteriore salto di qualità nella trasparenza e nella misurazione. A seguito del deal, anche il piano strategico di sostenibilità “From Earth to Earth” sarà oggetto di rielaborazione per allinearsi al nuovo perimetro aziendale.
Le metriche ESG come vantaggio competitivo
Nel dettaglio delle performance, il Gruppo ha raggiunto risultati significativi:
- Ambiente: un elemento di rilievo economico è l’estensione della misurazione delle emissioni di Scopo 3 (legate alla catena del valore) a tutte le aziende. Questa mossa è strategica poiché consente una gestione più granulare dei rischi e dei costi connessi alla carbon footprint lungo tutta la supply chain. Forte spinta anche sull’Economia Circolare, con l’adozione di materiali riciclati e soluzioni a bassa impronta carbonica misurata tramite Life Cycle Assessment (LCA), elementi sempre più richiesti dai mercati premium.
- Sociale: la riduzione degli infortuni e l’implementazione di una Policy sui Diritti Umani rafforzano la gestione del rischio operativo e reputazionale, aspetti che impattano direttamente sulla stabilità della forza lavoro e sull’attrattività del Gruppo.
Il presidente Angelo Radici ha ribadito la visione strategica che ha guidato il Gruppo per oltre vent’anni: il futuro vedrà la competitività giocarsi sulla capacità di integrare risultati economici, ambientali e sociali. I mercati, ha concluso, esigono una sostenibilità «tangibile, misurabile e stabilmente orientata alla creazione di valore».

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