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Radici Group: sostenibilità e trasparenza

Presentato il Bilancio di Sostenibilità 2017 di Radici Group. Molteplici gli aspetti contenuti nel documento: dalle emissioni in atmosfera alla valorizzazione del personale, dalla sicurezza sul lavoro all’uso di fonti energetiche rinnovabili. Cresce la sensibilità dei consumatori per la protezione dell’ambiente e l’economia circolare.

Risultati economici, gestione del personale, emissioni in atmosfera, uso delle fonti energetiche, sicurezza del lavoro, impatto ambientale dei prodotti, logistica ed altro ancora. Il Bilancio di Sostenibilità 2017 di Radici Group, presentato lo scorso 1° ottobre presso il Centro sportivo “Bortolotti” di Zingonia, sede degli allenamenti dell’Atalanta B.C., contiene numeri grafici e tabelle che condensano le attività della società in un ampio numero di aspetti.

«Dopo le eccellenti performance ambientali degli anni scorsi, grazie anche agli importanti investimenti fatti in tutti i siti – ha sottolineato Angelo Radici, presidente di RadiciGroup – i trend legati ad emissioni, energia, uso delle risorse si mantengono positivi. E anche sul fronte sociale i dati relativi ai lavoratori del gruppo sono buoni: RadiciGroup cresce in termini di risorse umane, non solo dal punto di vista numerico ma soprattutto dal punto di vista della professionalità».

Energia, cresce l’uso delle rinnovabili

Alcuni numeri si possono approfondire leggendo il Bilancio, per esempio parlando di fonti rinnovabili: oggi il mix di energia elettrica da fonte rinnovabile per il Gruppo è del 40,3% e la volontà è quella di continuare su questa strada per garantire elevati livelli di energia verde. Se si considera il consumo totale di energia primaria da fonte fossile in relazione ai quantitativi lavorati nel triennio 2015-2017 si è scesi dal 6,43 GJ/t al 6,19 GJ/t nel 2017 e se si guarda agli ultimi sei anni la riduzione è stata del 22%.

Di particolare interesse è il benchmark che mette in relazione i mix energetici standard disponibili a livello nazionale con il mix selezionato invece dal Gruppo per le proprie attività. Le specifiche scelte operate dal Gruppo in favore dell’energia elettrica verde o dei carburanti a minore impatto hanno infatti consentito ai siti di emettere ben il 24,5% di gas a effetto serra in meno rispetto a quanto avrebbero fatto attenendosi ai mix energetici nazionali a loro disposizione. Questo valore percentuale è stato ricavato calcolando le emissioni sia in base al mix effettivo del Gruppo che in base ai mix dei singoli Paesi dove sono collocati gli impianti che rientrano nel perimetro di rendicontazione.

Le persone al centro

Per quanto riguarda le persone di RadiciGroup la regola del fondatore del Gruppo Gianni Radici è sempre stata «le persone e il territorio al centro dell’attività lavorativa». E con il Bilancio di Sostenibilità, che il Gruppo pubblica dal 2004, questo approccio viene rendicontato in maniera precisa e puntale.

Nel 2017 la forza lavoro di RadiciGroup è cresciuta: in particolare sono stati inseriti in organico giovani lavoratori, chiamati ad apportare il loro bagaglio di know how in linea con le attuali esigenze del mercato e in grado di produrre una utile contaminazione con le competenze storiche del Gruppo.

La tipologia di contratti in essere è prova dell’importanza da sempre attribuita dal Gruppo alla continuità del rapporto di lavoro, con un 91% di contratti a tempo indeterminato.

Ma la sostenibilità è sempre frutto del lavoro di squadra: in questa direzione vanno i Codici di Condotta Fornitori e Clienti condivisi da RadiciGroup con gli altri attori della filiera nell’ultimo biennio e con l’obiettivo di rendere l’intera supply chain sostenibile. La risposta è stata più che positiva, con grande attenzione ai temi dell’integrità della persona, alla tutela dell’ambiente, al rispetto della legislazione.

Anche i dati legati al valore aggiunto globale netto (capacità di un’azienda di produrre ricchezza e distribuirla ai suoi stakeholder, usando meno risorse) sono interessanti: 258.860.287 euro il valore 2017, di cui oltre il 50% destinato ai dipendenti a mezzo delle retribuzioni, elemento chiave per attrarre e motivare i talenti.

«Le persone in un’azienda – conclude Angelo Radici – sono tutto, sono la risorsa più preziosa: ecco perché credo fortemente nella formazione, non solo tecnica. Mi riferisco in particolare al tema della sicurezza: abbiamo già ottenuto ottimi risultati, vogliamo continuare in questo percorso, tutti insieme e in squadra, per segnare altri gol importanti».

Il Bilancio di Sostenibilità 2017 di RadiciGroup è accompagnato dalle immagini di alcune opere di Nives Marcassoli, artista contemporanea specializzata nella vetrofusione, che commenta «la trasparenza è elemento essenziale per raccontare, capire, guardare oltre le apparenze e coinvolgere».

Così opera RadiciGroup, relazionandosi in maniera inclusiva con i suoi stakeholder, dove il valore della trasparenza si coniuga a un approccio etico di rispetto per l’ambiente.

Plastiche da riciclo

Il consumatore è sempre più sensibile al tema della sostenibilità. Il mercato ha assecondato questa sensibilità, interpretandola in termini di misurazione e riduzione dell’impatto ambientale, del recupero dei rifiuti e della circolarità delle risorse.  Su questo tema è intervenuta Susanna Caprotti, responsabile EPD di RadiciGroup Performace Plastics. In Radici Group avviene il recupero degli scarti delle produzioni di polimero e filati. L’evoluzione, ormai consolidata, verso prodotti ad alte performance si è aggiunta all’attività di recupero. La tutela del consumatore ha rafforzato progressivamente la sua importanza tra gli obiettivi dei governi e delle autorità europee: la tracciabilità e la corretta gestione dei rifiuti è il pilastro fondamentale del sistema, con la relativa normativa frequentemente rivista ed aggiornata. Occorre comunicare al mercato tutti gli aspetti ambientalmente vantaggiosi dei prodotti di recupero senza trascurare le diverse caratteristiche che ne condizionano i settori applicativi. Serve inoltre valorizzare il processo di recupero meccanico e i materiali frutto delle attività di riciclo senza compromettere la reputazione di compounder primario di tecnopolimeri ad alte prestazioni. La prassi operativa deve essere improntata alla filiera chiusa del Gruppo sugli scarti adeguandola ai più rigorosi standard di gestione dei rifiuti.

La dichiarazione ambientale di prodotto (Environmental Product Declaration – EPD) è un documento pubblico e certificato che comunica gli aspetti e gli impatti ambientali rilevanti di un prodotto o servizio specificati dalle regole di prodotto (Product Category Rule – PCR). La PCR identifica le fasi tipiche del suo processo di produzione che dovranno essere considerate nello sviluppo dell’analisi del ciclo di vita (Life Cycle Assessment – LCA) nonché le caratteristiche e le funzioni tipiche del prodotto che dovranno essere necessariamente dichiarate nella EPD. Il rispetto della PCR garantisce anche le confrontabilità tra prodotti appartenenti alla stessa categoria e con funzioni equivalenti.

In Radici Group ci sono EPD per le principali famiglie di Radilon A e S (pari a oltre il 30% della produzione italiana), per il servizio di recupero e per il materiale riciclato, per i principali articoli Heramid A (rinforzato e tenacizzato, complessivamente più del 30% della produzione italiana).

Angelo Radici, presidente di Radici Group

Radici Group, bilancio di sostenibilità

Antonio Percassi, a sinistra, presidente dell’Atalanta B.C., con il figlio Luca, amministratore delegato

Susanna Caprotti, responsabile EPD di RadiciGroup Performace Plastics