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Polimeri riciclati: domanda debole, prospettive al ribasso

I riciclatori di PET di qualità superiore si aspettano scarse prospettive di domanda di esportazione nella seconda metà del 2023 a causa dei bassi prezzi europei e nordamericani, con gli acquirenti desiderosi di effettuare prove sui prodotti ma non disposti a prendere impegni di acquisto. È quanto emerge da un report di S&P Global sull’andamento dei prodotti petrolchimici nel secondo semestre.

A livello locale, l’acquisto di resina riciclata rimane una decisione principalmente economica in mancanza di una legislazione sul contenuto minimo. I bassi prezzi del PET vergine in un mercato globale dei polimeri depresso raffreddano ulteriormente l’interesse degli acquirenti. Con riciclatori come Indorama, Ecoblue e Diyou Fibre che quest’anno dovrebbero aumentare le loro capacità produttive, la crescita dell’offerta sarà moderata da un mercato delle materie prime sempre più ristretto, mentre la domanda a lungo termine tende ad aumentare.

Polietilene riciclato: obblighi di contenuto riciclato

Anche i prezzi spot del polietilene riciclato asiatico sembrano destinati a scendere a causa di ulteriori ritardi dell’offerta. Gli osservatori prevedono che i mercati del PE vergine e riciclato si muoveranno in tandem per tutta la seconda metà del 2023 a causa della mancanza di obblighi regionali.

In Europa e in Nord America la domanda di R-PE sarà sostenuta da impegni obbligatori e volontari. Tuttavia, i limitati flussi commerciali Asia-Europa hanno impedito ai venditori asiatici di capitalizzare.

I fornitori venderanno un pellet misto riciclato-vergine invece di un prodotto puro riciclato al 100%, per soddisfare le specifiche di alta qualità degli acquirenti europei.

Polimeri riciclati: consolidamento del mercato in Europa

Per i riciclatori europei sono previsti forti venti contrari nella seconda metà del 2023, in quanto la scarsa domanda è esacerbata dalle importazioni a basso costo e dal calo dei prezzi del PET vergine. I prezzi sono crollati nel primo semestre 2023 perché le necessità economiche hanno ostacolato l’adozione delle resine riciclate, aumentando il divario di prezzo rispetto al PET vergine.

La crisi economica ha spinto a tagliare la produzione, con il gigante della gestione dei rifiuti Suez Veolia che ha annunciato la chiusura del suo impianto di riciclo del PET il 18 maggio. Anche l’impianto di riciclo di imballaggi flessibili di Yes Recycling in Scozia è entrato in amministrazione controllata dal 25 aprile.