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Plastic World: la plastica e l’arte in mostra a Francoforte

Con la mostra “Plastic World”, fino al 1° ottobre 2023, la Schirn Kunsthalle di Francoforte dedica un grande evento alla movimentata storia della plastica nell’arte visiva, con un ampio panorama dell’uso e della valutazione artistica del materiale dagli anni Sessanta a oggi.

Lo sguardo si estende dall’euforia della cultura pop all’influenza futuristica dell’era spaziale, dalle opere trash del Nouveau Réalisme alle posizioni ecocritiche degli ultimi tempi; comprende utopie architettoniche ed esperimenti con proprietà materiali. Oggetti, assemblaggi, installazioni, film e documentazioni mostrano la diversità delle sostanze, delle forme e dei materiali e riflettono anche i rispettivi contesti sociali.

Plastic World: materiali polimerici, voli spaziali e Pop Art

La plastica è ovunque. Permea il presente, è economica, è disponibile in tutto il mondo ed è onnipresente nella vita quotidiana. Che sia dura o flessibile, trasparente, opaca, a disegni, liscia, delicata o colorata, oggi può essere utilizzata per produrre quasi tutto. Le sostanze sintetiche hanno fatto il loro ingresso negli anni Cinquanta e sono diventate sintomo e simbolo della cultura di massa: è nata l'”era della plastica”. Le materie plastiche hanno trovato presto spazio anche nell’arte, grazie alle loro enormi possibilità di progettazione, diventando rapidamente un materiale centrale e un veicolo di innovazione. Alla ricerca del nuovo, si sperimentavano i materiali più recenti, come il plexiglas, il polistirolo, il silicone, il vinile o il poliuretano, e le tecniche di produzione industriale.

Nella frenesia dei consumi dell’epoca, la Pop Art celebrava il nuovo materiale artificiale e poco costoso con la sua brillantezza colorata e le sue tinte vivaci. La plastica è stata utilizzata in spazi e ambienti fantastici; è stata gonfiata, schiumata e versata durante gli eventi. Il fascino dell’esplorazione spaziale, dello sbarco sulla Luna e dei materiali high-tech ha ispirato sia l’arte visiva che l’architettura a creare costruzioni ariose e concetti spaziali innovativi. Allo stesso tempo, oltre alle opere minimaliste degli artisti Finish Fetish della fine degli anni Sessanta, si sono registrati anche accumuli di rifiuti, che hanno messo in luce gli eccessi del consumo di massa e la dimensione ecologica della plastica. Per l’enorme diffusione della plastica e l’inquinamento dell’ambiente, tali prospettive vengono sempre più riprese nelle opere artistiche.

Plastic World: 100 opere in mostra

“Plastic World” riunisce circa 100 opere di oltre cinquanta artisti che lavorano con la plastica in modi diversi, tra cui Monira Al Qadiri, Archigram, Arman, César, Christo, Haus-Rucker-Co, Eva Hesse, Hans Hollein, Craig Kauffman, Kiki Kogelnik, Gino Marotta, James Rosenquist, Pascale Marthine Tayou e Pınar Yoldaş. La mostra esemplifica come la plastica, in quanto materiale di successo e multiforme, sia passata nella sua breve storia dall’essere un’incarnazione del progresso, della modernità, dello spirito utopico e della democratizzazione dei consumi a essere una minaccia per l’ambiente.

Sebastian Baden, direttore della Schirn Kunsthalle di Francoforte, afferma: “Con ‘Plastic World’, la Schirn presenta una panoramica finora unica e attesa sull’uso dei materiali sintetici nell’arte visiva. Il versatile materiale ha rapidamente conquistato lo spazio fisico tridimensionale nelle sculture e nell’architettura. La storia dell’era della plastica testimonia il piacere dell’innovazione e della creatività. Da un punto di vista ecologico, tuttavia, la plastica sta attualmente sviluppando un’urgenza particolare; è ancora onnipresente nell’odierna cultura di massa. La nostra mostra va oltre gli aspetti puramente estetici e formali. Piuttosto, invita a un esame critico di questa cultura materiale formativa”.

Martina Weinhart, curatrice della mostra, spiega: “La plastica è il materiale emblematico del nostro presente e ha cambiato radicalmente l’arte e la società in un tempo molto breve. Ciò che oggi si è rivelato un grande fardello per l’ambiente, rappresenta un enorme arricchimento per l’arte, l’architettura e il design. Uno sguardo alla ricchissima storia della plastica come materiale apre una narrazione piena di ambivalenze: di una capacità innovativa orientata al futuro e di oggetti dall’aspetto seducente; di effetti dannosi, ma anche della questione di nuovi approcci per trattare questo materiale, che è qui per restare.”