News

Plastic Tax in Germania rinviata al 2025: l’industria ringrazia

Il Governo tedesco ha annunciato lo scorso 4 gennaio il rinvio dell’introduzione della Plastic Tax al 2025, attraverso un comunicato stampa inserito nel bilancio supplementare per il 2024. Questa decisione ha suscitato un sospiro di sollievo tra le associazioni tedesche dell’industria della plastica, che vedono nella proroga un’opportunità per migliorare l’efficacia di questa misura.

Ingemar Bühler, rappresentante di Plastics Europe Deutschland, l’associazione dei produttori di materie plastiche, commenta il rinvio affermando: “Il tempo aggiuntivo fornito dal rinvio della tassa al 2025 dà al governo federale l’opportunità di ottimizzare l’effetto guida della tassa stessa. Una tassa unilaterale sugli imballaggi in plastica non garantirà l’effetto desiderato”.

Questo punto di vista è condiviso anche dall’Agenzia Federale per l’Ambiente, la quale evidenzia che una Plastic Tax, se non ben strutturata, potrebbe spingere i produttori di imballaggi a optare per materiali alternativi senza apportare un beneficio ambientale tangibile.

La Plastic Tax, introdotta a livello europeo nel 2021, è stata inizialmente concepita come strumento di bilancio per compensare gli effetti economici della Brexit. Tuttavia, secondo Bühler, la sua attuale formulazione è più orientata alla raccolta di fondi che alla protezione dell’ambiente. Egli sostiene che, se il governo tedesco fosse veramente interessato a promuovere un effetto reale, la tassa dovrebbe essere neutrale dal punto di vista dei materiali e incentivare l’utilizzo di materie prime non fossili, come quelle provenienti da biomassa e CO₂.

“Esistono approcci più efficienti per raggiungere l’effetto desiderato”, aggiunge Bühler. “Ad esempio, è possibile modificare il sistema di cauzione tedesco, adattare il fondo per la plastica monouso o implementare diritti di licenza eco-modellati, già previsti dalla legge sugli imballaggi”.