
Nuove regole europee per favorire l’economia circolare nel settore automobilistico: i veicoli prodotti nell’UE dovranno contenere almeno il 20% di plastica riciclata entro sei anni, una quota destinata a salire al 25% entro dieci anni, se la disponibilità di materiale a prezzi sostenibili lo consentirà. È quanto prevede la proposta approvata ieri dalle commissioni Ambiente (ENVI) e Mercato interno (IMCO) del Parlamento europeo.
Il regolamento, che si applicherà inizialmente a auto e furgoni (e successivamente anche ad altri mezzi come autobus e motocicli), punta a rendere più sostenibile l’intero ciclo di vita dei veicoli: dalla progettazione al trattamento a fine vita.
Tra le misure approvate, oltre agli obiettivi vincolanti per l’impiego di plastica riciclata, spiccano:
- l’obbligo di progettare i veicoli per agevolare la rimozione, il riutilizzo, il riciclo e la rigenerazione dei componenti, comprese le parti in plastica;
- il divieto per i produttori di ostacolare, tramite aggiornamenti software, la rimozione e la sostituzione dei pezzi;
- l’introduzione della responsabilità estesa del produttore per la raccolta e il trattamento dei veicoli giunti a fine vita.
Attualmente, ogni anno circa 6,5 milioni di veicoli giungono a fine vita nell’UE. Con queste nuove regole, Bruxelles punta a migliorare la gestione di questi rifiuti complessi, a rafforzare le ispezioni sugli impianti di trattamento e a contrastare le esportazioni illegali di veicoli non più funzionanti.
«Il compromesso votato oggi dal Parlamento – hanno commentato i relatori Jens Gieseke e Paulius Saudargas – promuove un’economia circolare nel settore auto, tutelando l’ambiente e la sicurezza delle risorse, senza però sovraccaricare l’industria».
Il testo sarà sottoposto al voto dell’Assemblea plenaria tra l’8 e l’11 settembre.
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