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Lo smartphone che si piega

Una tecnologia rivoluzionaria sviluppata dalla Purdue University, concepita per rendere smartphone e altri dispositivi elettronici più flessibili, nel prossimo futuro potrebbe aiutare a salvare vite umane grazie al monitoraggio dello stato di salute.

Il team della Purdue University ha sviluppato un polimero, simile al vetro e in grado di condurre elettricità, per dispositivi elettronici trasparenti e flessibili.

L’innovativo film plastico, simile al vetro sia alla vista che al tatto, si presta a una produzione su larga scala economica e sostenibile, dal momento che viene ricavato da materiali disponibili in grandi quantità nella crosta terrestre. Tale economicità rappresenta un vantaggio significativo rispetto ai polimeri attualmente utilizzati per la costruzione di dispositivi elettronici, frutto di costosi processi chimici e di drogaggio necessari a ottenere una conduttività elevata.

Il polimero concepito dalla Purdue University è costituito da lunghe catene che comprendono gruppi radicali, ovvero molecole contenenti almeno un elettrone spaiato.

Tutto parte da un telefono pieghevole

I ricercatori della Purdue University puntano a utilizzare un nuovo film polimerico, in grado di rendere gli smartphone più flessibili, per creare sensori su misura capaci di monitorare in maniera non invasiva i livelli di glucosio nel sangue, il battito cardiaco e altri parametri biomedici.

“Abbiamo compiuto un enorme passo in avanti nella produzione dei polimeri, combinando in maniera più efficiente le proprietà dei materiali organici di partenza e riuscendo a impedire che i display elettronici possano subire danni irreversibili”, ha spiegato Bryan Boudouris, professore associato di ingegneria chimica, titolare della cattedra Robert e Sally Weist e capo del team di ricerca.

Il lavoro svolto dal team si inserisce nella cornice dell’evento Giant Leaps che, in occasione del suo 150esimo anniversario, celebra i progressi compiuti dalla Purdue University a livello globale in materia di salute e sostenibilità. Proprio questi ultimi rappresentano uno dei quattro temi attorno ai quali ruota l’Ideas Festival, una manifestazione che si protrae per tutto l’anno, e che si propone di presentare la Purdue University come un centro intellettuale in grado di risolvere i problemi del mondo reale.

Brett Savoie, assistente ordinario di ingegneria chimica e membro anziano del team di ricerca, spiega che il nuovo polimero rappresenta anche la piattaforma di partenza principale per le attività svolte presso il Mi-Bio Center (Materials Innovation for Bioelectronics from Intrinsically-stretchable Organics Center) della Purdue University. All’interno del Mi-Bio Center, i ricercatori puntano a utilizzare questo nuovo film polimerico per creare sensori su misura in grado di monitorare in maniera non invasiva i livelli di glucosio nel sangue, il battito cardiaco e altri parametri biomedici.

Il film polimerico sviluppato dalla Purdue University può essere modificato, ricorrendo a molecole o ioni specifici, per monitorare e interagire selettivamente con diversi componenti biologici all’interno del corpo umano, e può essere applicato direttamente sulla pelle come un cerotto pressoché invisibile.

“È entusiasmante far parte del team della Purdue University, che sfrutta l’eccezionale flessibilità chimica di questi materiali per creare tecnologie in grado di salvare vite umane”, ha dichiarato Savoie.

I ricercatori collaborano con il Purdue Office of Technology Commercialization, la struttura preposta alla commercializzazione delle tecnologie sviluppate dall’università, per brevettare l’innovazione, e sono alla ricerca di partner per continuare a perfezionarla.