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Industria della plastica in Italia: presentato il rapporto strategico

Il settore plastico italiano punta su innovazione, sostenibilità e riforme per affrontare le sfide normative e rilanciare la competitività.

È stato presentato a Bruxelles il 16 luglio scorso il nuovo Rapporto Strategico “L’industria della plastica in Italia. Strategie e linee di azione per supportare competitività e circolarità”, frutto della collaborazione tra i principali attori della filiera e il think tank TEHA Group. Lo studio analizza in profondità il comparto plastico italiano, delineando scenari futuri e raccomandazioni per una transizione verso un’economia più circolare e competitiva.

Un settore chiave per l’economia italiana

Nel 2023, l’industria della plastica ha generato 58,4 miliardi di euro di fatturato, sostenuto oltre 164.000 posti di lavoro e prodotto 15,3 miliardi di valore aggiunto. Nonostante le sfide legate a normative stringenti, costi energetici elevati e concorrenza globale, il comparto si conferma strategico per il sistema produttivo nazionale.

Potenziale di crescita e impatto occupazionale dell’industria della plastica in Italia

Secondo il rapporto, rafforzare la competitività della filiera potrebbe generare fino a 3 miliardi di euro di valore aggiunto aggiuntivo (+20%) e creare oltre 113.000 nuovi posti di lavoro tra settore diretto e indotto.

Bioplastiche e riciclo: leve per la circolarità

Il documento sottolinea il ruolo cruciale delle bioplastiche biodegradabili e compostabili nel raggiungimento degli obiettivi di circolarità e decarbonizzazione, contribuendo anche al miglioramento della raccolta dell’organico. Inoltre, la valorizzazione sinergica di riciclo meccanico, chimico e organico potrebbe portare al recupero dell’80% dei rifiuti plastici entro il 2040.

Le linee di azione strategiche per l’industria della plastica in Italia

Il rapporto propone un piano articolato in tre categorie di intervento: quick win, azioni con portafoglio e riforme strutturali. Tra le misure chiave:

  • Definizione di una strategia nazionale della plastica
  • Accelerazione degli iter autorizzativi per impianti circolari
  • Sviluppo del mercato delle materie prime seconde e plastiche bio-based
  • Introduzione di crediti fiscali per l’uso di plastica riciclata
  • Procurement circolare nella Pubblica Amministrazione
  • Istituzione di un Fondo nazionale per la transizione circolare
  • Riforma del sistema EPR (Responsabilità Estesa del Produttore)
  • Definizione condivisa dei criteri End-of-Waste

Verso un futuro più sostenibile

Lorenzo Bottinelli, presidente di Federchimica-PlasticsEurope Italia (nella foto), ha dichiarato: “Nonostante lo tsunami normativo, la filiera della plastica resta un pilastro dell’economia italiana. Puntiamo su tecnologie abilitanti e su una maggiore apertura della Commissione Europea per favorire investimenti e circolarità.”

Il rapporto si chiude con scenari “what-if” che stimano gli impatti economici e occupazionali delle diverse evoluzioni del settore, offrendo una roadmap concreta per il futuro della plastica sostenibile in Italia.