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Industria petrolchimica: domanda di petrolio sempre sostenuta

È probabile che la domanda di petrolio proveniente dal settore petrolchimico rimanga sostenuta “indipendentemente dallo scenario di transizione energetica”. Lo ha affermato Amin Nasser, presidente e CEO di Saudi Aramco, lo scorso 6 dicembre, giorno di apertura dell’assemblea annuale della Gulf Petrochemicals and Chemicals Association (GPCA) a Riyadh, in Arabia Saudita.

In questo scenario, i prodotti petrolchimici potrebbero ancora rappresentare più della metà della domanda globale di petrolio entro il 2050.

Aramco ha recentemente annunciato i piani per la prima implementazione su larga scala della tecnologia di cracking da greggio a prodotti chimici presso l’affiliata S-Oil della società in Corea del Sud, e un progetto congiunto tra Aramco e Sabic per sviluppare un complesso industriale da greggio a prodotti chimici a Ras al-Khair, Arabia Saudita.

“Materiali avanzati e più sostenibili rafforzerebbero innegabilmente il potere della nostra ambizione ‘zero emissioni’ e delle nostre strategie chimiche”, ha affermato Nasser. “La nostra strategia per convertire fino a 4 milioni di barili al giorno di liquidi in sostanze chimiche entro il 2030 sta iniziando a prendere forma”.

Transizione energetica e transizione dei materiali

Nasser ha evidenziato l’enorme impatto che la crescita nell’uso dei materiali avrà sulla riduzione delle emissioni globali di gas serra. La transizione dei materiali è altrettanto importante quanto la transizione energetica verso la protezione del clima e particolarmente rilevante per l’industria chimica e le sue strategie future. Gli obiettivi globali di zero emissioni nette non saranno raggiunti senza i materiali avanzati.

Tuttavia, il costo dei materiali compositi avanzati è molto più elevato di quello dell’acciaio, delle leghe di alluminio e del cemento. Ulteriori innovazioni potranno contribuire a ridurre i costi.

La “grande opportunità” per l’industria chimica è quella di integrare i materiali esistenti con alternative più durevoli, sostenibili e a basse emissioni di carbonio, compresi i materiali a base di polimeri e carbonio. “Già oggi – ha concluso Nasser – ogni megawatt di capacità di energia rinnovabile installata utilizza da 8 a 11 tonnellate di materiali a base di prodotti petrolchimici. Questo avvierà un percorso verso un futuro di materiali veramente sostenibili a portata di mano ed è esattamente il motivo per cui stiamo rafforzando la nostra attenzione sulla transizione dei materiali in Aramco, rendendola una parte centrale del raggiungimento della nostra ambizione di zero emissioni entro il 2050“.