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Fallimento Cerutti, si fa avanti una cordata di imprenditori italiani

Un gruppo di imprenditori italiani (Marco Drago, Diana Bracco, Ernesto Pellegrini e Franco Goglio), riuniti nella newco Rinascita e con il supporto di Invitalia, attraverso il Fondo Salvaguardia Imprese, ha presentato un’offerta per rilevare dal fallimento i rami d’azienda Officine Meccaniche Cerutti di Casale Monferrato e Cerutti Packaging Equipment di Vercelli. La società, attiva nella costruzione di impianti per la stampa, il packaging e la produzione di banconote in materiale polimerico, è stata dichiarata fallita nello scorso ottobre.

L’offerta Rinascita

Rinascita intende assumere – si legge in una nota della società – «un numero di addetti sufficiente a una operatività piena della ricostituita impresa, integra nel suo core business, con la possibilità di ulteriori crescite occupazionali».

“L’operazione – prosegue la nota – permetterà innanzitutto di completare le commesse che hanno già iniziato il loro ciclo produttivo (o le linee in costruzione) al momento dell’apertura della procedura e non ancora terminate e potrà rilanciare la Cerutti nei suoi business tradizionali, in particolare con una focalizzazione sul mercato delle rotocalco per la stampa di imballaggi, di elementi di sicurezza per banconote, nonché di impianti per il converting. Il futuro management della società prevede per questa settimana incontri ufficiali con i sindacati, la curatela, e le istituzioni locali”.

L’offerta Bobst

Un’altra offerta è giunta dalla multinazionale svizzera Bobst produttrice di macchine per imballaggio, che dispone anche di uno stabilimento a San Giorgio Monferrato, non distante da Casale. Bobst vorrebbe trasferire circa 30 dei 225 dipendenti Cerutti in questa struttura; gli altri andrebbero a costituire una cooperativa che lavorerebbe per Bobst come fornitore.

I sindacati

Le proposte sono giudicate positivamente da parte dei sindacati, pur essendo ancora vaghe le informazioni sulla forza lavoro. Le organizzazioni dei lavoratori sono interessate al mantenimento degli stabilimenti Cerutti sul territorio e alla formulazione di un progetto industriale che mantenga i livelli occupazionali.