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Estrusore E200 Tecnova per la rigenerazione di HDPE post-consumo

Con oltre quarant’anni di esperienza nel settore del riciclo delle materie plastiche, Tecnova si conferma un punto di riferimento a livello internazionale nell’ambito della progettazione e realizzazione di impianti per l’estrusione e la rigenerazione di polimeri. Il suo ultimo sviluppo, l’estrusore E200, rappresenta un significativo passo avanti nella rigenerazione dell’HDPE post-consumo, in particolare per applicazioni legate alla produzione di nuovi flaconi e contenitori, in un’ottica di economia circolare bottle-to-bottle.

Il debutto ufficiale del nuovo estrusore avverrà in occasione del K 2025, la più importante fiera mondiale per l’industria della plastica e della gomma, che si terrà a Düsseldorf dall’8 al 15 ottobre. L’evento sarà l’occasione ideale per mostrare agli operatori del settore tutte le potenzialità di questa macchina innovativa.

Un progetto su misura per la rigenerazione avanzata dell’HDPE

L’E200 è il risultato di un progetto sviluppato su richiesta di un importante cliente internazionale, specializzato nella raccolta e selezione di rifiuti plastici da post-consumo. Il sistema è stato progettato per trattare HDPE proveniente da flaconi di detergenti, shampoo, cosmetici e contenitori alimentari, materiali che necessitano di elevati standard qualitativi in termini di purezza e colore.

Come spiega Raffaele Zannin, Technical Manager di Tecnova: «La sigla E200 si riferisce al diametro della vite, pari a 200 millimetri. La macchina è in grado di lavorare materiale HDPE già lavato, asciugato e selezionato anche per colore. Questo perché lo standard qualitativo richiesto dal cliente è molto elevato: il granulo rigenerato dev’essere il più bianco possibile e privo di impurità visive».

Prestazioni elevate e ottimizzazione energetica

Durante i test effettuati presso lo stabilimento Tecnova di Oleggio (NO), l’estrusore E200 ha raggiunto una produzione minima garantita di 1.500 kg/ora, mantenendo un controllo preciso del melt index, entro uno scarto massimo dello 0,2%. Questo è un parametro fondamentale per assicurare la stabilità del materiale nei successivi processi di blow moulding, in particolare nella produzione di nuovi flaconi da HDPE riciclato.

Dal punto di vista energetico, l’E200 ha dimostrato un’eccellente efficienza, con consumi medi di 0,21 kW/kg, risultato ottenuto anche grazie al design della vite e alla costruzione dei carter del cilindro, che riducono la dispersione termica.

Qualità del granulo e supporto post-vendita

Uno degli aspetti più apprezzati dal cliente è stato il controllo del colore del granulo, elemento chiave per il riutilizzo del materiale in applicazioni ad alto valore aggiunto, dove l’estetica dei contenitori riciclati è un requisito imprescindibile.

«Nel settore del flaconaggio, l’aspetto cromatico è spesso determinante – prosegue Zannin – soprattutto quando si tratta di prodotti di marca o di cosmetici. Per questo motivo abbiamo messo grande attenzione alla progettazione dell’impianto per ottenere un granulo bianco uniforme ed esente da impurità visive».

Dopo il collaudo, l’impianto è stato installato nello stabilimento spagnolo del cliente, con il supporto dei tecnici Tecnova, che hanno seguito anche la formazione degli operatori. Attualmente la linea è pienamente operativa e sta dimostrando sul campo le sue caratteristiche di affidabilità, semplicità d’uso e innovazione tecnologica, che da sempre contraddistinguono il marchio Tecnova.

Tecnologia italiana al servizio della rigenerazione sostenibile di HDPE

L’estrusore E200 è un chiaro esempio di come la tecnologia italiana possa offrire soluzioni concrete per affrontare le sfide ambientali legate al riciclo della plastica post-consumo, contribuendo alla realizzazione di un’economia circolare basata sulla rigenerazione e il riutilizzo di materiali ad alte prestazioni.

In un contesto normativo e industriale sempre più orientato alla sostenibilità e all’efficienza energetica, Tecnova si propone come partner strategico per tutte le aziende che vogliono investire in impianti affidabili, performanti e rispettosi dell’ambiente.