
Dow ha registrato nel secondo trimestre 2025 vendite nette pari a 10,1 miliardi di dollari, in calo del 7% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. La contrazione ha interessato tutti i segmenti operativi, riflettendo una combinazione di volumi in flessione (-1% su base annua) e prezzi locali in calo (-7%). A livello geografico, la crescita in Nord America non è bastata a compensare le difficoltà in Europa, Medio Oriente, Africa e India (EMEAI).
Il trimestre si è chiuso con una perdita netta GAAP di 801 milioni di dollari e un risultato operativo EBIT negativo per 21 milioni di dollari, in flessione di 840 milioni rispetto al secondo trimestre 2024. In calo anche gli utili operativi per azione, pari a -0,42 dollari, rispetto a +0,68 dollari nello stesso periodo dell’anno scorso.
A incidere sul trimestre è stato anche l’avvio dell’impianto Poly-7 sulla costa del Golfo degli Stati Uniti, che ha ridotto le vendite di etilene sul mercato (“merchant ethylene”) ma che, secondo l’azienda, porterà benefici nei prossimi trimestri grazie a una maggiore integrazione e margini più solidi. In questo contesto, l’EBIT operativo del segmento è crollato a 71 milioni di dollari, -632 milioni su base annua.
Dow ha anche annunciato una revisione del dividendo per garantire un’allocazione del capitale più bilanciata nel contesto di un mercato globale debole e incerto, aggravato da tensioni commerciali e tariffe. “Ci stiamo muovendo rapidamente per adattarci a un ambiente di redditività più debole e persistente”, ha dichiarato il CEO Jim Fitterling. “Le azioni che stiamo attuando puntano a generare oltre 6 miliardi di dollari di leva finanziaria e crescita degli utili entro il 2026”.
Dow: le business unit
Packaging & Specialty Plastics – il principale segmento per ricavi – ha registrato vendite nette per 5 miliardi di dollari, in calo del 9% anno su anno. A pesare sono stati soprattutto i prezzi in discesa per i polimeri a valle (-10%). Tuttavia, il volume è aumentato dell’1%, grazie alla crescita nelle vendite di polietilene e di energia, mentre la valuta ha dato un contributo positivo dell’1%.
Nel segmento Industrial Intermediates & Infrastructure, le vendite sono scese del 6% a 2,8 miliardi di dollari, con un calo del 5% nei prezzi locali e del 2% nei volumi. L’EBIT operativo è calato di 192 milioni di dollari anno su anno, penalizzato da prezzi più bassi e da costi di manutenzione.
Infine, il segmento Performance Materials & Coatings ha contenuto il calo delle vendite al 5%, con un miglioramento sequenziale grazie alla domanda stagionale per rivestimenti architettonici e siliconi a valle. L’EBIT operativo è cresciuto di 6 milioni di dollari rispetto all’anno precedente e di 103 milioni rispetto al trimestre precedente, trainato da una riduzione dei costi delle materie prime.
Dow ha dichiarato che tutti i progetti di crescita a breve termine saranno operativi nel terzo trimestre e che le iniziative strategiche di lungo periodo permetteranno di rafforzare la posizione nei mercati ad alto valore aggiunto, meno esposti alla concorrenza a basso costo da parte di nuovi entranti.
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