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Alpla nel riciclo degli imballaggi: è nata Alplarecycling

Alpla consolida le sue attività nel campo del riciclo delle materie plastiche sotto il nuovo marchio Alplarecycling.

L’azienda di imballaggi in plastica gestisce oggi 13 impianti e punta a trattare almeno il 25% di materiale post-consumo (PCR) entro il 2025. Alpla ha investito nei nuovi siti in Sudafrica, Romania e Tailandia e nell’espansione di un sito in Polonia.

La capacità produttiva annuale installata e prevista è raddoppiata, raggiungendo le 350.000 tonnellate di materiale PCR. Insieme alla costruzione di un nuovo impianto in Sudafrica, annunciata di recente, e all’espansione del sito in Polonia, la capacità annuale ammonta a 266.000 tonnellate di rPET (PET riciclato) e 84.000 tonnellate di rHDPE (HDPE riciclato).

Circa 1.100 dipendenti di Alpla lavorano nel riciclo. Oltre alla produzione di rPET e rHDPE di alta qualità, l’azienda si concentra sullo sviluppo di soluzioni di imballaggio con un’alta percentuale di materiali riciclati, riciclabilità e peso ridotto.

Philipp Lehner, CEO di Alpla, ha commentato: “Ogni anno produciamo sempre più imballaggi di alta qualità, convenienti e sostenibili a partire dagli imballaggi usati. Grazie alla nostra produzione, allo sviluppo e all’ottimizzazione dei materiali, garantiamo qualità e quantità, rafforzando al contempo i circuiti di riciclaggio regionali e nazionali”.

Dietmar Marin, amministratore delegato della divisione Riciclo di Alpla, ha aggiunto: “La nostra esperienza pluriennale e l’accesso ai nostri materiali danno ai nostri clienti un vantaggio competitivo. Il nuovo marchio è un chiaro impegno per il riciclaggio e per i nostri piani di espansione nei mercati in crescita. Nei prossimi anni, l’azienda intensificherà le sue attività in aree come l’Africa meridionale, il Medio Oriente e la regione Asia-Pacifico. L’interesse per gli imballaggi sostenibili sta crescendo in tutto il mondo. Siamo presenti come pionieri in tutte le regioni del mondo e siamo già un partner forte per le soluzioni future”.