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Tria rinnova il CdA

Luciano Anceschi è il nuovo presidente di Tria. Sergio Anceschi presidente onorario.

Cambio al vertice per Tria, società italiana produttrice di granulatori: dall'1 febbraio 2016, il CdA è composto da Claudio, Luciano e Marco Anceschi, Stefano Venturelli e Virginio Lavizzari. Luciano Anceschi è il nuovo presidente, raccogliendo dopo tanti anni il testimone dal padre, Sergio Anceschi, il quale ricoprirà la carica di presidente onorario. 

Parlando di questo cambiamento, le dichiarazioni di Luciano Anceschi sono nel segno della continuità: “Innanzitutto ringrazio il CdA per la fiducia accordatami e papà per la cura e la dedizione con cui ha fatto crescere l’azienda in tutti questi anni; il mio massimo impegno, unito a quello di tutti i collaboratori, sarà quello di continuare il percorso di crescita e innovazione che da sempre ci contraddistingue”. 

La proprietà ha individuato e riconosciuto nella reattività dei suoi collaboratori il principale fattore che le ha permesso di aumentare le proprie quote di mercato ottenendo nel 2015 risultati mai raggiunti prima. Stefano Venturelli, classe 1969, da 12 anni in Tria, direttore commerciale e responsabile delle filiali: “Questa evoluzione societaria è il frutto dell’integrazione delle competenze dei membri della famiglia Anceschi e dei manager aziendali che si è sviluppata in anni di lavoro, gomito a gomito, con l’unico obiettivo comune di portare Tria ai livelli odierni. Far parte del Board aziendale è per me una grossa soddisfazione e una spinta ulteriore verso traguardi ancora più prestigiosi”.

A queste dichiarazioni fanno eco quelle di Virginio Lavizzari, 51 anni, in Tria dal 2002 nella funzione di direttore finanziario e del personale: “Sottoscrivo le dichiarazioni di Stefano Venturelli aggiungendo, a nome di entrambi, che la nuova sfida che ci sta dinanzi è per noi un onore, ragione di un impegno rinnovato e motivo di gratitudine verso la famiglia Anceschi, famiglia che ha la capacità imprenditoriale non comune di guardare al futuro con lungimiranza e modernità nella gestione della struttura aziendale”.

Oggi il management Tria è altresì convinto di trovarsi di fronte a un ulteriore salto che l’azienda deve compiere in termini di struttura: per mantenere questi volumi, incrementare la penetrazione in aree dove si stimano esserci ancora margini di crescita, l’azienda ha così risposto assecondando la necessità di prendere decisioni in modo più rapido, più aderente alle possibilità aziendali, più vicino al mercato.