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Sacmi: fatturato 2023 da record, superati i 2 miliardi di euro

Crescita a due cifre dei ricavi e occupazione oltre 5.200 unità: risultati positivi in tutti i settori.

Sacmi chiude il bilancio 2023 con un fatturato di 2,036 miliardi di euro, segnando un incremento del 12% rispetto all’anno precedente. Questo rappresenta il miglior risultato nella storia del Gruppo, con un patrimonio netto che ha raggiunto quota 883 milioni di euro.

Occupazione in crescita e solida performance finanziaria

L’occupazione ha visto un aumento significativo, raggiungendo le 5.200 unità a livello globale, con un incremento dell’8% rispetto al 2022. Il presidente del gruppo di Imola, Paolo Mongardi, ha dichiarato: “Nel 2023 Sacmi rafforza ulteriormente reputazione e leadership, investendo su nuovi prodotti, competenze e sul potenziamento di strutture e servizi di assistenza al cliente”. Nonostante l’incertezza macroeconomica, Sacmi ha saputo adeguare la propria strategia per cogliere nuove opportunità di crescita insieme ai propri clienti.

Innovazione e digitalizzazione in Sacmi

Tutti i settori di business di Sacmi hanno chiuso l’anno con indicatori positivi, spesso con i migliori risultati di sempre. La digitalizzazione e gli investimenti in sostenibilità sono stati fondamentali per il successo del 2023. Due operazioni importanti includono l’acquisizione del 100% di BMR e la costituzione di SacmiCassioli Intralogistics, entrambe mirate a potenziare l’automazione e l’efficienza dei processi produttivi.

Impegno per la sostenibilità e innovazione ESG di Sacmi

Nel campo della sostenibilità ESG, Sacmi ha registrato numerosi progressi, inclusa la realizzazione del primo prototipo di forno per piastrelle 100% a idrogeno e impianti sanitari che riducono fino al 90% l’uso di acqua. Anche nel packaging, Sacmi ha accelerato sugli standard per capsule più leggere e performanti e nuovi materiali d’incarto ecosostenibili.

Miglioramento del profilo ambientale Sacmi e investimenti in R&D

Sacmi ha migliorato l’efficienza ambientale delle proprie strutture, riducendo del 9% i consumi di gas e le emissioni dirette, e aumentando del 10% l’energia elettrica autoprodotta. Forte è stato anche l’impegno nella ricerca e sviluppo, con quasi 6.000 brevetti registrati e oltre il 50% dei nuovi assunti under 30. Il gruppo di Imola ha investito anche nelle comunità locali, con 1,9 milioni di euro destinati a progetti benefici negli ultimi tre anni.

Paolo Mongardi ha concluso: “Investimenti sul capitale umano, solidità patrimoniale ed economica, e una chiara strategia orientata all’innovazione consentono di guardare con coraggio e fiducia al 2024, nel 105° anniversario della nostra storia”.