Secondo il Rapporto Agici “Riciclo chimico: potenzialità di sviluppo e proposte per far decollare il mercato”, il riciclo chimico delle materie plastiche rappresenta un tassello essenziale per l’economia circolare italiana.
Lo studio, realizzato con il supporto di A2A, Aquafil, Corepla, Montello, MyRechemicals (Gruppo Maire) e Versalis (Gruppo Eni), evidenzia come queste tecnologie possano contribuire in modo determinante agli obiettivi europei di riciclo e decarbonizzazione.
Le tre tecnologie chiave del riciclo chimico
Il riciclo chimico delle plastiche consente di trasformare i rifiuti in nuove materie prime, agendo sulla loro struttura molecolare. Le principali tecnologie sono:
- Solvolisi – Utilizza solventi chimici per depolimerizzare materiali come PET, PU e Nylon 6. È adatta ai rifiuti plastici misti e contaminati, ma presenta ancora un basso livello di maturità tecnologica (TRL 3-8).
- Pirolisi – Si basa sulla decomposizione termica delle poliolefine (PE, PP) per ottenere olio di pirolisi. Questa tecnologia, già in fase pre-commerciale (TRL 9), è pronta al salto industriale e può integrare il riciclo meccanico per valorizzare le frazioni non recuperabili.
- Gassificazione – Tratta CSS e rifiuti indifferenziati per produrre syngas, da cui derivano metanolo e idrogeno. È una tecnologia matura (TRL 9) e rappresenta un’alternativa a basso impatto alla termovalorizzazione.
Riciclo chimico in Europa: 64 progetti, Italia in testa
In Europa si contano 64 progetti di riciclo chimico, di cui:
- 64% basati su pirolisi,
- 20% su solvolisi,
- 16% su gassificazione.
L’Italia guida la classifica con 12 progetti attivi, seguita da Germania (9) e Francia (7).
Nonostante l’espansione, il 17% dei progetti è stato sospeso o annullato, a causa dell’immaturità tecnologica e di un quadro normativo ancora incerto.
Redditività e condizioni di mercato
Gli impianti di pirolisi e gassificazione sono capital-intensive e richiedono mercati stabili per risultare economicamente sostenibili.
- Per la pirolisi, la redditività si raggiunge con un prezzo dell’olio superiore ai 900-1.000 €/ton, con feedstock a basso costo o soggetto a gate fee.
- La gassificazione diventa competitiva con prezzi del metanolo oltre 908 €/ton e gate fee tra 84 e 200 €/ton, in grado di competere con la termovalorizzazione tradizionale.
Scenari di sviluppo: alta domanda e scarsità strutturale
Pirolisi: domanda in crescita per imballaggi riciclati
Al 2030, la domanda italiana di olio di pirolisi potrebbe raggiungere 830 kt, spinta dagli obiettivi del Packaging and Packaging Waste Regulation (PPWR).
L’offerta attuale, basata su scarti di selezione meccanica, copre appena 54-77 kt, delineando una scarsità strutturale che potrebbe sostenere i prezzi nel lungo periodo.
Gassificazione: opportunità per il metanolo sostenibile
Un impianto nazionale di gassificazione potrebbe trattare le 256 kt di CSS oggi esportate, generando 115 kt di metanolo sostenibile.
A fronte di una domanda europea di 3,2 Mt nel settore marittimo (target FuelEU Maritime 2030), il deficit di offerta aprirà spazio a nuovi investimenti industriali.
Le proposte Agici per far decollare le filiere
Per far crescere il settore e raggiungere i target UE, Agici propone tre linee di intervento strategiche:
1. Normativa
- Approvare un decreto End-of-Waste per il feedstock da pirolisi.
- Definire criteri per il bilancio di massa e il calcolo della CO₂ evitata.
- Integrare il gas di pirolisi tra i combustibili riconosciuti dal D.Lgs 152/2006.
2. Pianificazione
- Centralizzare le autorizzazioni impiantistiche per evitare sovraccapacità rispetto al feedstock disponibile.
3. Incentivi
- Introdurre un contributo sugli OPEX (fino a 400 €/ton) per compensare la plastic levy UE (800 €/ton), sostenendo la competitività delle imprese.
L’Italia verso una leadership europea nel riciclo chimico
Il riciclo chimico può diventare un pilastro dell’economia circolare italiana, creando sinergie tra industria dei rifiuti e chimica di processo, riducendo le emissioni e la dipendenza dalle materie prime fossili.
L’Italia, forte della sua tradizione nel riciclo meccanico e nell’innovazione dei polimeri, ha oggi l’occasione di consolidare la propria leadership europea nella circolarità dei materiali plastici.

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