Attualità

Resilienza dei pavimenti in PVC

Caratteristiche, applicazioni, mercato e costi dei pavimenti resilienti in PVC che troviamo in abitazioni, uffici, ospedali, scuole e in tante altre situazioni. In Europa occidentale, circa il 53% del PVC trova impiego in edilizia (profili finestra, tubazioni, pavimentazioni).

Il pavimento in PVC fa parte della famiglia dei cosiddetti pavimenti resilienti che per definizione offrono una maggiore flessibilità rispetto ai pavimenti tradizionali, più “duri”. Sottoposti ad una pressione applicata in superficie hanno la proprietà, detta appunto “resilienza”, di deformarsi in maniera flessibile ritornando alla configurazione iniziale una volta eliminata la sollecitazione impressa. Oltre alla resilienza, sono molteplici le caratteristiche che rendono i pavimenti in PVC la giusta scelta sia per abitazioni che per usi pubblici e commerciali.
La posa a secco (autoposante o a click) delle pavimentazioni viniliche è facile e veloce e non genera fastidiosi rumori e polveri. Il pavimento è leggero, con spessori sottili (a partire da 0,2 mm) e quindi agevole e sicuro anche per la sua movimentazione e il trasporto.
Le pavimentazioni in PVC sono estremamente resistenti e mantengono inalterate le performance nel tempo, anche a seguito di un intenso calpestio. Nel caso di caduta di un oggetto, la superficie attutisce il colpo grazie alla sua elasticità ed evita quindi facili rotture come accade invece per altri tipi di pavimenti. E in caso comunque di danneggiamento, la posa a secco consente una facile rimozione e riparazione dell’area interessata. Questi pavimenti non richiedono particolari sforzi, e conseguenti costi, per la manutenzione che è ridotta al minimo e neanche per la pulizia che di solito viene fatta con normale detergente neutro per PVC o altri prodotti di uso comune.
Altre peculiari caratteristiche sono la completa impermeabilità all’acqua e la fonoassorbenza: il pavimento in PVC riduce il suono prodotto dal calpestio e assorbe quello presente nell’ambiente circostante, riducendone il riverbero.
Sicurezza e igienicità sono altre due performance richieste ad una pavimentazione di qualità. I moderni pavimenti in PVC sono ottimizzati per ridurre le emissioni di gas volatili nell’ambiente (che sono fino a 100 volte inferiori rispetto a quanto richiesto in Francia e Germania per i materiali da costruzione dopo 28 gg) ed anche il comportamento al fuoco è eccellente. Inoltre il PVC in rotoli omogenei e eterogenei, con la sua superficie resiliente, liscia, compatta e priva di rugosità, riduce fortemente il rischio di ritenzione e moltiplicazione batterica. Ed inoltre, il fatto che i teli siano saldati tra di loro, fa sì che non sono presenti crepe e giunture in cui lo sporco possa annidarsi. Anche l’aspetto estetico e di design sono aspetti fondamentali, non solo negli ambienti domestici ma anche in quelli pubblici e lavorativi. Il PVC è un materiale che, grazie alla sua versatilità, alla facilità di taglio in forme anche molto particolari e alle infinite possibilità di abbinamento di colori e texture diversi, permette agli architetti di mettere a frutto la propria creatività, per soluzioni pienamente soddisfacenti non solo dal punto di vista estetico ma anche funzionale.
E in tema di sostenibilità ambientale, tutti gli sfridi di posa possono essere riutilizzati e, una volta giunto a fine vita, il pavimento in PVC è facilmente rimovibile e riciclabile per dar vita a nuovi prodotti e allungare così il suo ciclo di vita.

Il mercato
In Europa occidentale, circa il 53% del PVC trova impiego in edilizia, soprattutto in profili finestra e tubazioni, ma anche le pavimentazioni, con il 6% del mercato, hanno un peso importante.
Analizzando il mercato italiano delle pavimentazioni per il 2016, sono stati prodotti oltre 7 milioni di metri quadri di pavimenti resilienti in PVC che corrispondono al 6% del consumo totale, circa al pari del legno e subito dopo i laminati. La ceramica copre il 77% del mercato di riferimento (fonte dei dati: Mapei).
I pavimenti in PVC trovano impiego principalmente nei seguenti segmenti:
• abitazioni,
• ospedali, cliniche private e RSA,
• scuole e palestre,
• negozi, uffici e hotel,
• ambienti altamente tecnologici quali camere bianche, industrie farmaceutiche ed elettroniche, (grazie alla proprietà di conduzione delle cariche elettriche – EN 1081)
• camper e caravan,
• box prefabbricati e pavimentazioni sopraelevate.

L’utilizzo di questi pavimenti soprattutto nel settore della sanità, dagli ospedali all’industria farmaceutica grazie alla loro resistenza, igienicità e facile manutenzione, e in quello delle ristrutturazioni (vero motore di ripresa secondo il CRESME) ha consentito loro di superare meglio la crisi che ha colpito il mercato immobiliare negli ultimi anni.

PVC in edilizia: valutazione dei costi
Nel 2011 ECVM, l’associazione europea di produttori di PVC, ha commissionato ad Althesys Strategic Consultants un’indagine per stabilire tutti i costi legati all’impiego dei prodotti in PVC nell’edilizia, pavimenti compresi. Il calcolo comprende l’intero ciclo di vita dei manufatti: acquisto, installazione, uso, manutenzione, riparazione e sostituzione. La somma di tali costi, associati ad uno specifico prodotto durante l’intero ciclo di vita, viene definita Total Cost of Ownership o TCO.
Lo studio ha preso in considerazione i pavimenti resilienti in PVC con un tempo di utilizzo di 20 anni. Sono stati suddivisi in due categorie: a basso e medio traffico (uffici, sale riunioni, negozi e classi) e ad alto traffico (hall, ingressi, reception e sale d’attesa). Le conclusioni dello studio sono state le seguenti:
• i pavimenti con più basso prezzo di acquisto sono normalmente quelli a più elevato TCO, infatti pulizia e manutenzione sono le voci di costo più significative in particolare nei luoghi ad alto traffico;
• per prodotti di qualità media i costi di “pulizia e manutenzione” per aree ad elevato traffico incidono fino al 92% del costo totale. Quindi sono questi i fattori che devono indirizzare la scelta del tipo di pavimento;
• meno pulizia significa anche risparmiare acqua ed energia, oggi tra i più importanti indicatori di sostenibilità;
• sono comunque i pavimenti in PVC di elevata qualità a mostrare il minore TCO sia in aree a basso, medio ed alto traffico.
Riassumendo quanto descritto, le pavimentazioni in PVC di qualità sono le più performanti nel “coniugare i verbi del futuro”: rinnovare, riparare, riutilizzare, rintracciare, riciclare e anche risparmiare. E rappresentano perciò la giusta scelta nelle diverse destinazioni di utilizzo.