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Regolamento dell’Unione Europea sugli imballaggi: riduzione, riuso, riciclo

La Commissione Europea propone un nuovo regolamento sugli imballaggi. La proposta di revisione della legislazione dell’Unione Europea sugli imballaggi e i rifiuti di imballaggio (Regolamento EU 2019/1020, Direttiva EU 2019/904, Direttiva 94/62/EC) ha tre finalità principali.

  • Prevenire la produzione di rifiuti di imballaggio, ridurne la quantità, imporre restrizioni agli imballaggi inutili e promuovere soluzioni di imballaggio riutilizzabili e ricaricabili.
  • Promuovere il riciclo di alta qualità (“riciclo a circuito chiuso”), rendendo tutti gli imballaggi presenti sul mercato dell’UE riciclabili in modo economicamente sostenibile entro il 2030.
  • Ridurre il fabbisogno di risorse naturali primarie e creare un mercato di materie prime secondarie, aumentando l’uso della plastica riciclata negli imballaggi attraverso obiettivi vincolanti.

La proposta sugli imballaggi e i rifiuti di imballaggio sarà esaminata dal Parlamento europeo e dal Consiglio nell’ambito della procedura legislativa ordinaria.

Frans Timmermans, vicepresidente esecutivo per il Green Deal europeo, spiega: “Dopo aver affrontato il problema della plastica monouso, stiamo facendo il prossimo passo verso un futuro senza inquinamento. Le proposte di oggi riducono i rifiuti di imballaggio, promuovono il riutilizzo e la ricarica, aumentano l’uso della plastica riciclata e agevolano il riciclo degli imballaggi. I cittadini europei vogliono eliminare gli imballaggi eccessivi e quelli inutilmente voluminosi e le imprese sono pronte a rispondere con soluzioni e sistemi di imballaggio sostenibili e innovativi. Facciamo inoltre chiarezza su dichiarazioni riguardanti le plastiche a base biologica e le plastiche biodegradabili che danno adito a confusione, in modo che i produttori e i consumatori sappiano quali sono le condizioni che rendono tali plastiche realmente rispettose dell’ambiente contribuendo a un’economia verde e circolare”.

Gli strumenti del nuovo Regolamento UE sugli imballaggi

  • Riduzione dei rifiuti di imballaggio pro capite per Stato membro del 15% rispetto al 2018 entro il 2040.
  • Promozione del riutilizzo o della ricarica degli imballaggi.
  • Divieto di alcune forme di imballaggio: packaging monouso per cibi e bevande consumati all’interno di ristoranti e caffè, quelli monouso per frutta e verdura, flaconi per shampoo e altri prodotti negli hotel.
  • Misure per rendere gli imballaggi totalmente riciclabili entro il 2030.
  • Tassi vincolanti di contenuto riciclato che i produttori dovranno includere nei nuovi imballaggi di plastica.

Regolamento UE sugli imballaggi: raccolta differenziata e riciclo

La Commissione Europea spiega inoltre che ogni imballaggio dovrà essere munito di un’etichetta che indichi di quali materiali si compone e in quale categoria di rifiuti dovrebbe essere conferito. I contenitori per la raccolta dei rifiuti avranno le stesse etichette e in tutta l’Unione Europea si utilizzeranno gli stessi simboli.

Regolamento UE sugli imballaggi: il ruolo dell’industria

Le industrie degli imballaggi monouso dovranno investire nella transizione – spiega la Commissione – ma le ripercussioni sull’economia e sulla creazione di posti di lavoro nell’UE saranno positive. Si calcola che, entro il 2030, la sola promozione del riutilizzo dovrebbe portare a oltre 600 mila posti di lavoro nel settore del riutilizzo, molti dei quali presso piccole e medie imprese locali. La Commissione si attende inoltre lo sviluppo dell’ecodesign con innovazioni nelle soluzioni di imballaggio che rendano conveniente ridurre, riutilizzare e riciclare. Infine, queste misure dovrebbero portare a un risparmio di quasi 100 euro all’anno per ogni cittadino europeo, se le imprese trasferiranno quanto risparmiato ai consumatori.