
Nl mese di aprile 2025, la produzione industriale italiana ha mostrato segnali di ripresa, con un incremento congiunturale dell’1,0% rispetto a marzo. Tra i vari settori monitorati, la fabbricazione di articoli in gomma e materie plastiche ha registrato una modesta crescita congiunturale dello 0,2%, ma resta in territorio negativo su base annua, con una flessione tendenziale dell’1,2% rispetto ad aprile 2024.
Un settore in difficoltà nel confronto annuale
Il comparto che include la produzione di articoli in gomma e plastica e altri prodotti della lavorazione di minerali non metalliferi continua a soffrire nel confronto con l’anno precedente. Il dato tendenziale negativo (-1,2%) evidenzia una persistente debolezza della domanda o difficoltà strutturali nel settore, nonostante il lieve rimbalzo mensile.
Confronto con altri settori manifatturieri
Nel panorama più ampio delle attività manifatturiere, alcuni settori hanno mostrato performance decisamente migliori. Ad esempio:
- L’industria del legno, carta e stampa ha segnato un +4,7% tendenziale.
- La fabbricazione di computer e prodotti elettronici è cresciuta del 3,3%.
- Al contrario, la produzione farmaceutica ha subito un crollo dell’11,0%.
In questo contesto, la produzione di articoli in plastica si colloca in una fascia intermedia, con una performance meno brillante rispetto ai settori tecnologici, ma più stabile rispetto a quelli in forte contrazione.
Peso economico del settore
Secondo la struttura di ponderazione aggiornata alla base di calcolo 2024, il settore CG rappresenta l’8,43% del totale della produzione industriale italiana, confermandosi come uno dei comparti più rilevanti del manifatturiero nazionale. Questo dato sottolinea l’importanza strategica del settore, anche in un momento di difficoltà.
Prospettive
La lieve crescita mensile potrebbe indicare un’inversione di tendenza, ma sarà necessario attendere i dati dei prossimi mesi per confermare un effettivo recupero. Le imprese del settore dovranno affrontare sfide legate alla transizione ecologica, alla domanda internazionale e all’innovazione tecnologica per tornare a crescere in modo sostenuto.
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