
Presma punta sulla sostenibilità con tecnologie per lo stampaggio a iniezione di termoplastici riciclati e PVC da cavi elettrici. Le sue soluzioni riducono sprechi, consumi energetici e offrono valide alternative a materiali tradizionali.
Fondata nel 1937 e con sede a Torba di Gornate Olona (VA), Presma è oggi un riferimento internazionale nella progettazione e produzione di presse speciali per lo stampaggio a iniezione di materiali termoplastici, compresi quelli riciclati, bi-componenti e gas-assistiti. L’azienda impiega circa 50 persone in uno stabilimento di 7.000 m² su un’area complessiva di 20.000 m².
Uno dei principali punti di forza di Presma è l’attenzione alla sostenibilità ambientale attraverso lo sviluppo di tecnologie capaci di valorizzare materiali plastici riciclati, rendendo possibile la produzione di articoli tecnici e di consumo a partire da scarti e residui.
Innovazione per il riciclo
Le presse rotative multistazione di Presma sono progettate per trasformare termoplastici riciclati (PVC, PP, PS, ABS, HDPE, TPE, miscele di plastica e gomma), anche se contenenti residui di espandenti chimici o umidità, generalmente problematici per le macchine tradizionali. I materiali, additivati con coloranti ed espandenti chimici, danno vita a oggetti leggeri ed elastici, come manici per pennelli o supporti per spazzole, spesso alternativi al legno. L’utilizzo di materiali riciclati permette inoltre la produzione a basso costo di articoli di grande spessore, garantendo efficienza, durabilità e rispetto ambientale.
Co-iniezione: cuore dell’economia circolare
Dal 1977 Presma propone impianti per la co-iniezione, una tecnologia che consente di combinare materiale vergine compatto all’esterno e materiale riciclato espanso all’interno, fino al 65% del peso del pezzo. Questa configurazione, oltre a ottimizzare l’uso di risorse, permette una perfetta adesione meccanica tra i materiali, anche se incompatibili. La tecnica facilita l’impiego di miscele complesse (es. plastica con polvere di legno o vetro), sfruttando le caratteristiche reologiche del doppio strato e contribuendo così a ridurre gli scarti e i costi.
Le presse Presma operano a bassa pressione (circa 600 kg/cm²), il che consente l’uso di stampi più leggeri ed economici, anche multi-cavità. Il design modulare con cambio stampo semplificato favorisce la flessibilità produttiva e il riutilizzo dei materiali di scarto direttamente nel ciclo produttivo, compresi mono-filamenti e sfridi.
Il riciclo del PVC da cavi elettrici
Presma ha sviluppato una linea dedicata al recupero del PVC da cavi elettrici, separato dal rame e altri metalli. Le presse multistazione Roto PVC (nella foto) trovano applicazione nella produzione di manufatti per l’edilizia e la sicurezza stradale, offrendo un’alternativa sostenibile al cemento e alla gomma vulcanizzata. I vantaggi includono migliore produttività, riduzione degli scarti, qualità superiore e riduzione della manodopera grazie all’alto grado di automazione.
Queste presse sono progettate per caricare grammature elevate (fino a 1.200 kg/h), integrano estrusori e sistemi di degasaggio per eliminare gas e umidità e sfruttano motori elettrici a velocità variabile che contribuiscono alla riduzione dei consumi energetici e alla manutenzione degli impianti. Un software dedicato ottimizza ulteriormente il processo produttivo.
Presma rappresenta un esempio concreto di come l’innovazione tecnologica possa supportare l’economia circolare, trasformando i rifiuti plastici in risorse di valore, migliorando la produttività e riducendo l’impatto ambientale. Grazie alle sue soluzioni avanzate per lo stampaggio ad iniezione, l’azienda contribuisce attivamente alla sostenibilità dell’intera filiera della plastica.
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