Il nuovo edificio, facilmente riconoscibile per la sua facciata nera, si sviluppa su sei piani per una superficie complessiva di 16.000 metri quadri. La progettazione ha seguito un’innovativa planimetria “a pettine”, studiata appositamente per separare nettamente gli uffici dagli 88 laboratori presenti, garantendo standard superiori di sicurezza e igiene.
L’edificio è un modello di efficienza energetica. La struttura è dotata di pannelli fotovoltaici (270 kW di picco) e un impianto solare termico. Tra le soluzioni tecnologiche adottate figurano il recupero di calore dalle cappe dei laboratori, l’uso di un circuito chiuso di raffreddamento per la strumentazione e il riutilizzo dell’acqua piovana per l’irrigazione del verde esterno.
«Un’infrastruttura tecnologica di ultima generazione che riunifica le nostre sedi per creare un ecosistema integrato unico nel suo genere», ha dichiarato Marinella Levi, direttrice del DCMIC. Secondo la direttrice, il nuovo polo sarà fondamentale per attrarre giovani ricercatori e avviare collaborazioni strategiche con imprese in cerca di soluzioni sostenibili e materiali avanzati.

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