
Aprile ha portato una ventata di fermento nei mercati europei dei polimeri riciclati, con aumenti generalizzati dei prezzi e spread in allargamento rispetto ai materiali vergini. Complici? I consueti alti e bassi di domanda e offerta, che hanno rimescolato le carte nei diversi segmenti. Così riporta un’analisi di S&P Global.
R-PE: piccoli segnali di domanda, prezzi in risalita
Nonostante l’abbondanza di HDPE vergine sul mercato, i prezzi spot delle natural pellet R-HDPE sono saliti nel corso del mese grazie a una timida ripresa della domanda da parte dei settori cosmetico e packaging. Il 30 aprile, Platts ha valutato le R-HDPE natural a un premio di 478 €/t rispetto al vergine — in lieve calo rispetto ai 480 €/t di inizio mese, ma comunque segno di un mercato in risveglio.
Andamento simile per le resine R-LDPE traslucide, che hanno visto un rafforzamento dei prezzi pur in un contesto di domanda e offerta stabile. Il 30 aprile il loro sconto rispetto al vergine si attestava a -84 €/t, contro i -75 €/t di inizio mese. Anche qui, piccoli segnali positivi ma con una domanda complessiva ancora debole, in particolare nei settori edilizio e automobilistico, dove si spera in un risveglio più deciso con l’arrivo dell’estate.
R-PP: fiammata stagionale e poi raffreddamento
Nel mercato del polipropilene riciclato, l’entusiasmo di inizio aprile — spinto dalla domanda del settore giardinaggio — si è gradualmente affievolito. I produttori hanno completato gli stock estivi, e i prezzi ne hanno risentito: le black pellet R-PP sono scese a una media mensile di 853,75 €/t, in calo di quasi 12 €/t rispetto a marzo. Peggio è andata alle natural pellet, penalizzate dalla debolezza strutturale nei settori edilizia e automotive, che hanno chiuso aprile a 1.731 €/t (-27,1 €/t su marzo).
R-PET: spread che si allarga, ma la domanda resta debole
Nel segmento R-PET, aprile ha visto un divario crescente tra i prezzi dei materiali vergini e riciclati, spinto da un calo dei costi dei feedstock per il vergine e da una domanda vivace per i flakes chiari. I pellet alimentari FD NWE hanno raggiunto i 1.680 €/t (+20 €/t), segnando un premio di ben 686 €/t rispetto al vergine. Tuttavia, la convenienza economica del vergine sta spingendo molti trasformatori a tornare sui propri passi.
Riciclati stirenici: spread più stretti, offerta più tesa
In controtendenza, aprile ha visto un restringimento degli spread nei mercati degli stirenici. I prezzi delle black pellet R-PS sono saliti per via della scarsità di offerta, riducendo lo spread rispetto all’HIIPS vergine a 670 €/t (-30 €/t). Anche il mercato R-ABS ha seguito la stessa traiettoria: a fine mese, lo sconto rispetto al vergine si attestava a 935 €/t, 55 €/t in meno rispetto all’inizio del mese.
Conclusione? I polimeri riciclato tengono, ma i giochi restano aperti
Aprile ha mostrato che, nonostante una domanda ancora incerta, i mercati dei polimeri riciclati sono tutt’altro che fermi. Con l’estate alle porte e i settori stagionali in fermento, l’equilibrio tra offerta, domanda e competitività col vergine sarà sempre più al centro delle dinamiche di prezzo. Occhi puntati, quindi, su maggio.
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