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Plastiche riciclate: spread stabile in Europa a giugno

Domanda debole, scorte elevate e volatilità delle materie prime alimentano un quadro complesso ma sostanzialmente stabile per R-PET, R-LDPE, R-PP e R-ABS.

Nel mese di giugno 2025, il mercato europeo delle plastiche riciclate ha mostrato una tenuta sorprendente rispetto alla volatilità delle materie prime, alimentata da tensioni geopolitiche in Medio Oriente. Nonostante le fluttuazioni nei prezzi dei feedstock come paraxilene e acido tereftalico, gli spread tra plastica riciclata e plastica vergine si sono mantenuti stabili in diversi segmenti chiave, grazie a un mix di bassa domanda, scorte elevate e scarsa propensione dei produttori a modificare le offerte. Lo afferma un report di S&P Global.

PET riciclato: la domanda non decolla, ma lo spread si mantiene ampio

La forbice tra PET vergine e PET riciclato per uso alimentare si è mantenuta ampia nel corso del mese, con una differenza di prezzo intorno ai 676 €/t a fine giugno. L’aumento della volatilità nelle materie prime non ha avuto un impatto diretto sui prezzi spot del PET vergine, grazie alle scorte elevate detenute dai produttori di preforme e a una domanda stagnante che continua a frenare il mercato.

Il PET riciclato, pur tecnicamente più costoso del vergine, fatica a trovare sbocchi a causa della scarsa convenienza economica per gli utilizzatori finali.

LDPE riciclato: calano i prezzi dei gradi scuri, resiste il traslucido

Nel mercato del polietilene a bassa densità riciclato (R-LDPE), le dinamiche sono state fortemente influenzate dall’avvicinarsi delle fermate estive. I produttori hanno spinto per lo smaltimento delle scorte, provocando un calo marcato dei prezzi per i granuli neri e grigi. Diversa la situazione per il R-LDPE traslucido, che ha beneficiato della domanda costante del settore film, mantenendo uno spread stabile di 70 €/t rispetto al vergine.

Questa tenuta dimostra come alcune applicazioni specifiche, come il film da imballaggio, continuino a sostenere i riciclati selezionati, anche in fasi di mercato incerte.

HDPE e PP riciclati: mercato riflessivo, spread poco mossi

Nel segmento dell’HDPE riciclato (R-HDPE), l’attività commerciale è rimasta contenuta. I prezzi dei granuli naturali hanno subito una leggera flessione, attestandosi a fine giugno con un premio di 638 €/t sul vergine, in calo rispetto ai 667 €/t di fine maggio. I riciclatori, prudenti, hanno limitato gli acquisti di balle miste, scoraggiati dalla volatilità dei prezzi delle ultime settimane.

Il polipropilene riciclato (R-PP), invece, ha registrato una maggiore stabilità. Le fondamenta di domanda e offerta sono rimaste in equilibrio, con un lieve allargamento dello spread per i granuli neri (fino a 170 €/t) e una crescita più marcata per i granuli naturali, arrivati a 670 €/t di differenziale rispetto al vergine a fine mese. Qui l’offerta più scarsa ha sostenuto i prezzi, dimostrando come anche in un mercato poco dinamico possano emergere pressioni rialziste selettive.

ABS riciclato: scende il prezzo del vergine, lo spread si riduce

Il mercato dell’ABS riciclato continua a soffrire della debolezza del settore automotive, che ne rappresenta uno dei principali sbocchi. Mentre i prezzi del R-ABS nero sono rimasti invariati per via della stabilità tra domanda e offerta, l’ABS vergine ha subito un calo dei prezzi, innescando una riduzione dello spread fino a 880 €/t (in precedenza era a 935 €/t).

Il ribasso è stato favorito dall’abbondanza dell’offerta e dalla diminuzione dei costi delle materie prime.

PS riciclato: segnali positivi da costruzioni e agricoltura

Una delle poche note positive nel panorama generale è arrivata dal polistirene riciclato (R-PS), in particolare nella qualità nera. La domanda da parte dei settori edile e agricolo ha sostenuto i prezzi, anche se lo spread rispetto al polistirene vergine ad alto impatto (HIPS) si è contratto di 75 €/t, passando da 625 a 550 €/t.

Tendenze e prospettive delle plastiche riciclate: estate all’insegna della cautela

In sintesi, giugno ha confermato un trend di stabilità relativa per il mercato europeo delle plastiche riciclate. Tuttavia, l’equilibrio appare precario, sospeso tra:

  • Volatilità dei costi delle materie prime
  • Bassa domanda endemica
  • Livelli di stock elevati
  • Margini ridotti per i produttori

L’estate potrebbe accentuare ulteriormente la pressione, soprattutto se le fermate programmate dovessero aumentare la disponibilità di materiale a breve termine. Molto dipenderà anche dall’evoluzione del quadro geopolitico e dai segnali macroeconomici nei settori utilizzatori.