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Produzione industriale ottobre 2025: plastica in crescita (+2,1%), l’industria arretra

Nel mese di ottobre 2025 la produzione industriale italiana di articoli in gomma e materie plastiche ha fatto registrare una lieve crescita congiunturale (+0,1%) e un incremento tendenziale (+2,1%) rispetto a ottobre 2024, distinguendosi dal quadro generale dell’industria, che nello stesso periodo ha segnato un calo mensile dell’1,0% e una flessione annua dello 0,3% (serie corrette per gli effetti di calendario; base 2021=100).

Si tratta di un segnale di resilienza in un contesto che, nel complesso, resta fragile: il trimestre agosto–ottobre mostra una dinamica negativa sia per il comparto plastica/gomma sia per l’indice generale (−0,9% in entrambi i casi, dati destagionalizzati), a conferma di una fase di aggiustamento della produzione dopo l’estate.

Il confronto con l’industria: plastica sopra la media su base annua

L’andamento tendenziale premia la plastica: il comparto guadagna +2,1% su ottobre 2024, in controtendenza rispetto alla flessione dell’insieme dell’industria (−0,3%). La performance positiva colloca la categoria tra i settori in miglioramento, assieme alla metallurgia e prodotti in metallo (+2,7%), mentre risultano in pesante arretramento i prodotti chimici (−6,6%) e il tessile–abbigliamento (−5,0%).

Un anno ancora in salita: il cumulato resta sotto il totale industria

Guardando ai primi dieci mesi dell’anno, la fotografia si fa più sfumata: nel cumulato gennaio–ottobre 2025 (serie corrette per calendario), la plastica/gomma segna −1,2%, peggio dell’industria totale, che si ferma a −0,6%. Il dato suggerisce che, nonostante il rimbalzo di ottobre, il 2025 resta un esercizio complesso per il comparto, con una domanda non omogenea tra mercati finali e filiere.

Peso e ruolo del comparto

Con un peso del 8,43% sull’indice generale (base di calcolo 2024), la fabbricazione di articoli in gomma e materie plastiche ha un’influenza non marginale sul movimento dell’industria italiana. Il contributo positivo di ottobre, sebbene misurato, ha mitigato parte della debolezza registrata negli altri raggruppamenti.

Il contesto congiunturale

Sul piano destagionalizzato, ottobre segna per il totale industria un −1,0% mese su mese, riflesso di cali diffusi tra beni di consumo (−1,8%), strumentali (−1,0%) e intermedi (−0,3%); fa eccezione l’energia, in lieve aumento (+0,7%). In questo quadro, la stabilità del comparto plastica/gomma (+0,1% m/m) è un elemento di tenuta.

Che cosa aspettarsi

La divergenza tra il buon dato tendenziale di ottobre e il cumulato negativo invita alla prudenza: per parlare di inversione di ciclo serviranno conferme nei prossimi mesi. Il ranking settoriale lascia intravedere una domanda più vivace in alcuni segmenti intermedi della filiera manifatturiera, cui la plastica è strettamente collegata; tuttavia, la debolezza di chimica e tessile ricorda che lo scenario resta eterogeneo.

Prossima uscita dei dati: 15 gennaio 2026. Fino ad allora, lo sguardo resta puntato sulle ordini e sui costi energetici, variabili che possono accelerare o frenare la traiettoria del comparto.